Il Carso è una idrostruttura complessa, costituita da un bacino di alimentazione di circa 600 km' che si estende nelle province di Trieste e Gorizia ed in territorio sloveno. L 'area sorgentifera è costituita dal sistema delle risorgive del Timavo e del Lisert, che ha portate complessive medie superiori ai 30 m3/s e drena le acque provenienti dalla parte meridionale del bacino (fiume 11mavo Superiore - Reka), dalle perdite dei fiumi Isonzo e Vipacco, che vengono a contatto con i terreni calcarei nell 'area più settentrionale del bacino, e dalle acque di infiltrazione. Lungo le diverse direttrici di deflusso il Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine dell 'Università di Trieste ha, da diversi anm installato stazioni per il monitoraggio in continuo dei livelli e dei parametri chimico-fisici delle acque. I punti naturali di monitoraggio sono l 'inghiottitoio di San Canziano (in Slovenia), le rare cavità che raggiungono il livello di base (Abisso di Trebiciano, Grotta Meravigliosa di Lazzaro Jerko, Grotta Lindner, Pozzo dei Colombi, tutti in Italia), le sorgenti (III Ramo del 11ma1'o, Sorgenti di Aurisina) e le depressioni in cui affiora lo falda carsica di base (laghi di Doberdò e Pietrarossa). Vìsta lo diversa tlpologia dei punti di monitoraggio si illustrano le esperienze acquisite sul campo per quanto riguarda le problematiche pratiche di monitoraggio (scelta della strumentazione, installazione, ecc.) e si commentano ed interpretano alcuni esempi di dati. Dato che i risultati ottenuti sono strettamente connessi all 'organizzazione dei vuoti all 'interno dell 'idrostruttura, alla presenza di riserve diverse, alle velocità di deflusso sotterraneo, i dati raccolti danno un contributo fondamentale alla ricostruzione del fùnzionamento idrodinamico del sistema. Gli scenari deducibili sono in alcuni casi confrontabili con situazioni conosciute già nel dettaglio e quindi non costituiscono novità, in altri casi, a ulteriore testimonianza di quanto sia importante nel carsismo ipogeo il monitoraggio "in continuo ", portano a rivedere alcune delle ipotesi formulate durante la centenaria tradizione di studi idrogeologici nel Carso Classico.

Monitoraggio in continuo di acque carsiche e interpretazione idrodinamica dei dati: alcuni casi nel Carso Classico

CASAGRANDE, GIACOMO;CUCCHI, FRANCO;ZINI, Luca
2005-01-01

Abstract

Il Carso è una idrostruttura complessa, costituita da un bacino di alimentazione di circa 600 km' che si estende nelle province di Trieste e Gorizia ed in territorio sloveno. L 'area sorgentifera è costituita dal sistema delle risorgive del Timavo e del Lisert, che ha portate complessive medie superiori ai 30 m3/s e drena le acque provenienti dalla parte meridionale del bacino (fiume 11mavo Superiore - Reka), dalle perdite dei fiumi Isonzo e Vipacco, che vengono a contatto con i terreni calcarei nell 'area più settentrionale del bacino, e dalle acque di infiltrazione. Lungo le diverse direttrici di deflusso il Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine dell 'Università di Trieste ha, da diversi anm installato stazioni per il monitoraggio in continuo dei livelli e dei parametri chimico-fisici delle acque. I punti naturali di monitoraggio sono l 'inghiottitoio di San Canziano (in Slovenia), le rare cavità che raggiungono il livello di base (Abisso di Trebiciano, Grotta Meravigliosa di Lazzaro Jerko, Grotta Lindner, Pozzo dei Colombi, tutti in Italia), le sorgenti (III Ramo del 11ma1'o, Sorgenti di Aurisina) e le depressioni in cui affiora lo falda carsica di base (laghi di Doberdò e Pietrarossa). Vìsta lo diversa tlpologia dei punti di monitoraggio si illustrano le esperienze acquisite sul campo per quanto riguarda le problematiche pratiche di monitoraggio (scelta della strumentazione, installazione, ecc.) e si commentano ed interpretano alcuni esempi di dati. Dato che i risultati ottenuti sono strettamente connessi all 'organizzazione dei vuoti all 'interno dell 'idrostruttura, alla presenza di riserve diverse, alle velocità di deflusso sotterraneo, i dati raccolti danno un contributo fondamentale alla ricostruzione del fùnzionamento idrodinamico del sistema. Gli scenari deducibili sono in alcuni casi confrontabili con situazioni conosciute già nel dettaglio e quindi non costituiscono novità, in altri casi, a ulteriore testimonianza di quanto sia importante nel carsismo ipogeo il monitoraggio "in continuo ", portano a rivedere alcune delle ipotesi formulate durante la centenaria tradizione di studi idrogeologici nel Carso Classico.
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