La questione della definizione dei confini di un paese implica fattori di natura territoriale, tattico-militare, etnica, linguistica, economica, politica, molto spesso in contrasto tra loro. A Trieste, negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, il dibattito sull’opportunità per l’Italia di annettersi le cosiddette ‘terre irredente’ si intrecciò inevitabilmente con la questione dei diritti nazionali, di cui avrebbero dovuto godere indistintamente tutte le etnie presenti in quei territori. Nel presente intervento ci si sofferma sulle posizioni di tre intellettuali rappresentativi di tre diversi orientamenti e di tre diverse proposte di soluzione a quei problemi: Scipio Slataper, Angelo Vivante e Ruggero Timeus e si prende in esame l’evoluzione del pensiero di Slataper su tali questioni dai primi interventi vociani fino agli ultimi scritti del 1915.
Questione nazionale e confini territoriali nella Trieste asburgica del primo Novecento
STORTI, ANNA
2009-01-01
Abstract
La questione della definizione dei confini di un paese implica fattori di natura territoriale, tattico-militare, etnica, linguistica, economica, politica, molto spesso in contrasto tra loro. A Trieste, negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, il dibattito sull’opportunità per l’Italia di annettersi le cosiddette ‘terre irredente’ si intrecciò inevitabilmente con la questione dei diritti nazionali, di cui avrebbero dovuto godere indistintamente tutte le etnie presenti in quei territori. Nel presente intervento ci si sofferma sulle posizioni di tre intellettuali rappresentativi di tre diversi orientamenti e di tre diverse proposte di soluzione a quei problemi: Scipio Slataper, Angelo Vivante e Ruggero Timeus e si prende in esame l’evoluzione del pensiero di Slataper su tali questioni dai primi interventi vociani fino agli ultimi scritti del 1915.Pubblicazioni consigliate
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