Un tempo le erbe selvatiche venivano raccolte per necessità, in seguito alla scarsità di cibo, oggi la spinta è diversa ed è legata alla passione per il mondo vegetale e per le passeggiate a contatto con la natura. Nonostante le finalità siano molto diverse, di fondamentale importanza rimane il fatto che la tradizione storica e la conoscenza locale non vadano perdute. E’ questo l’obiettivo primario del presente testo che tratta di erbe spontanee proprie della Bisiacaria, riportandone i nomi bisiachi, friulani e sloveni. Il testo trae ispirazione dalla figura dell’abate Leonardo Brumati, il quale ha procurato agli abitanti di Vermegliano l’appellativo di “erbaioi” per le loro conoscenze delle piante spontanee. Gli autori hanno corredato il testo di schede botaniche, fotografie e alcune ricette, rendendo la pubblicazione completa e accessibile ad un pubblico non esperto. Fondamentale e decisiva è la loro formazione ecologica che viene evidenziata nella parte conclusiva del testo, quando propongono un “orto biodiverso” che ospiti al suo interno anche piante selvatiche. In questo modo si riuscirebbe ad evitare il depauperamento della natura ed a garantire la salubrità del luogo di raccolta delle piante.

L' Erbariol. Piante spontanee di uso alimentare nella Bisiacaria

ALTOBELLI, ALFREDO;
2013-01-01

Abstract

Un tempo le erbe selvatiche venivano raccolte per necessità, in seguito alla scarsità di cibo, oggi la spinta è diversa ed è legata alla passione per il mondo vegetale e per le passeggiate a contatto con la natura. Nonostante le finalità siano molto diverse, di fondamentale importanza rimane il fatto che la tradizione storica e la conoscenza locale non vadano perdute. E’ questo l’obiettivo primario del presente testo che tratta di erbe spontanee proprie della Bisiacaria, riportandone i nomi bisiachi, friulani e sloveni. Il testo trae ispirazione dalla figura dell’abate Leonardo Brumati, il quale ha procurato agli abitanti di Vermegliano l’appellativo di “erbaioi” per le loro conoscenze delle piante spontanee. Gli autori hanno corredato il testo di schede botaniche, fotografie e alcune ricette, rendendo la pubblicazione completa e accessibile ad un pubblico non esperto. Fondamentale e decisiva è la loro formazione ecologica che viene evidenziata nella parte conclusiva del testo, quando propongono un “orto biodiverso” che ospiti al suo interno anche piante selvatiche. In questo modo si riuscirebbe ad evitare il depauperamento della natura ed a garantire la salubrità del luogo di raccolta delle piante.
2013
9788896257104
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