In un mondo culturalmente, “editorialmente” e umanamente ordinato, ogni professione intellettuale, come lo è la traduzione letteraria, dovrebbe essere esercitata con massimo zelo e impegno intellettuale, ma pure rispettata con altrettanto zelo. Purtroppo, il mondo editoriale non è incline a questo tipo di ragionamento, i traduttori che amano il proprio mestiere sono sempre meno professionalizzati e il mondo del libro tradotto dalle più disparate lingue soffre di qualità e di ordine. Presentare all’editoria la letteratura del proprio Paese, trarne il meglio dell’offerta del momento, poggiata sapientemente sui classici, è il compito che un traduttore dovrebbe svolgere, e svolge, regolarmente. Ciò implica la comprensione e la passione culturale dell’editore orientate alla scoperta del nuovo o sconosciuto. Se nuovo e sconosciuto proviene da un Paese piccolo ed è grande e importante, il risultato non dovrebbe mancare. L’esperienza del mediatore culturale-traduttore letterario è quello che ogni traduttore professionista dovrebbe possedere. Se a ciò si aggiunge l’esperienza dell’insegnamento della traduzione, il cerchio si chiude. Il traduttore avrà la soddisfazione d’aver promosso la propria letteratura e d’aver assicurato la continuazione. Sull’esempio della traduzione di una filastrocca è “nata” una generazione di ottimi traduttori.

Traduttore letterario/Mediatore culturale

AVIROVIC, Ljiljana
2013-01-01

Abstract

In un mondo culturalmente, “editorialmente” e umanamente ordinato, ogni professione intellettuale, come lo è la traduzione letteraria, dovrebbe essere esercitata con massimo zelo e impegno intellettuale, ma pure rispettata con altrettanto zelo. Purtroppo, il mondo editoriale non è incline a questo tipo di ragionamento, i traduttori che amano il proprio mestiere sono sempre meno professionalizzati e il mondo del libro tradotto dalle più disparate lingue soffre di qualità e di ordine. Presentare all’editoria la letteratura del proprio Paese, trarne il meglio dell’offerta del momento, poggiata sapientemente sui classici, è il compito che un traduttore dovrebbe svolgere, e svolge, regolarmente. Ciò implica la comprensione e la passione culturale dell’editore orientate alla scoperta del nuovo o sconosciuto. Se nuovo e sconosciuto proviene da un Paese piccolo ed è grande e importante, il risultato non dovrebbe mancare. L’esperienza del mediatore culturale-traduttore letterario è quello che ogni traduttore professionista dovrebbe possedere. Se a ciò si aggiunge l’esperienza dell’insegnamento della traduzione, il cerchio si chiude. Il traduttore avrà la soddisfazione d’aver promosso la propria letteratura e d’aver assicurato la continuazione. Sull’esempio della traduzione di una filastrocca è “nata” una generazione di ottimi traduttori.
2013
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