In considerazione della tendenza, indotta dai mutamenti sociali, a posporre l'età della prima gravidanza e del fatto che il riscontro dei fibromi aumenta nella quarta decade di vita, è probabile che la prevalenza dei miomi associati ad infertilità sia in aumento e quindi il clinico sia sempre più di frequente obbligato a scegliere condotta ed eventuali terapie in caso di donna gravida con pregressa miomectomia. In concreto, se è disponibile una buona documentazione dell’intervento (eventualmente videoregistrazione), che attesti una sua corretta esecuzione, e/o eventualmente il parere scritto di chi ha eseguito l’intervento, la paziente può essere assimilata a una paziente con pregresso taglio cesareo. Ogni sforzo deve esser fatto per reperire la documentazione. Il management dovrà essere ispirato alle linee guida disponibili in merito. In caso contrario, appare prudente, discussi con la donna i pro e i contro, programmare un taglio cesareo elettivo. Questo atteggiamento non è suffragato da alcuno studio clinico, ma solo dall’analisi dei case reports, che dimostra come il fattore determinante nelle donne con tale complicanza non sia la sede o il numero o le dimensioni del mioma, né l’intervallo fra l’intervento e la gravidanza, ma un difetto della tecnica chirurgica.

“Pregressa miomectomia: modalità e management del parto”

RICCI, GIUSEPPE;ZITO, GABRIELLA;LO BELLO, LEILA;CERVI, GINA;
2011-01-01

Abstract

In considerazione della tendenza, indotta dai mutamenti sociali, a posporre l'età della prima gravidanza e del fatto che il riscontro dei fibromi aumenta nella quarta decade di vita, è probabile che la prevalenza dei miomi associati ad infertilità sia in aumento e quindi il clinico sia sempre più di frequente obbligato a scegliere condotta ed eventuali terapie in caso di donna gravida con pregressa miomectomia. In concreto, se è disponibile una buona documentazione dell’intervento (eventualmente videoregistrazione), che attesti una sua corretta esecuzione, e/o eventualmente il parere scritto di chi ha eseguito l’intervento, la paziente può essere assimilata a una paziente con pregresso taglio cesareo. Ogni sforzo deve esser fatto per reperire la documentazione. Il management dovrà essere ispirato alle linee guida disponibili in merito. In caso contrario, appare prudente, discussi con la donna i pro e i contro, programmare un taglio cesareo elettivo. Questo atteggiamento non è suffragato da alcuno studio clinico, ma solo dall’analisi dei case reports, che dimostra come il fattore determinante nelle donne con tale complicanza non sia la sede o il numero o le dimensioni del mioma, né l’intervallo fra l’intervento e la gravidanza, ma un difetto della tecnica chirurgica.
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