Rapporti tra cinema e "terrorismo". Tre fasi linguistiche e differentemente enunciative dell’immagine definiscono l’ascesa ideologica, la violenza feroce e l’accecamento fallimentare, autocannibalizzante, dell’immagine e del terrorismo italiano. Un terrorismo che attraverso l’audiovisivo, in particolare quello di marca cinematografica, dialoga, lotta ed è sconfitto, addirittura fisiologicamente, dal Sistema. Se è imponente la produzione di opere (di memorialistica o ricostruzione giornalistica) su una stagione politica tanto cruciale per la storia dell'Italia repubblicana quale quella degli anni Settanta, da poco si è imposta l'esigenza di una sua ricostruzione storiografica organica. Tale consapevolezza risulta fondamentale non solo per comprendere gli eventi che hanno caratterizzato questo periodo, ma anche per entrare nel vivo di tematiche più ampie e certamente attuali: il fenomeno del terrorismo e della violenza politica riportano infatti in campo i nodi della partecipazione e della rappresentanza all'interno del modello democratico italiano. La vicenda del terrorismo molto può dire sull'uso dei linguaggi violenti, intorno ad alcune idee di rottura e di lacerazione, e sul modo in cui "le parole" creano i percorsi di una comunicazione che coinvolge, a diversi livelli, soggetti e gruppi significativi della popolazione italiana.

Tre tensioni del cinema del "terrorismo"

SPANU, MASSIMILIANO
2014-01-01

Abstract

Rapporti tra cinema e "terrorismo". Tre fasi linguistiche e differentemente enunciative dell’immagine definiscono l’ascesa ideologica, la violenza feroce e l’accecamento fallimentare, autocannibalizzante, dell’immagine e del terrorismo italiano. Un terrorismo che attraverso l’audiovisivo, in particolare quello di marca cinematografica, dialoga, lotta ed è sconfitto, addirittura fisiologicamente, dal Sistema. Se è imponente la produzione di opere (di memorialistica o ricostruzione giornalistica) su una stagione politica tanto cruciale per la storia dell'Italia repubblicana quale quella degli anni Settanta, da poco si è imposta l'esigenza di una sua ricostruzione storiografica organica. Tale consapevolezza risulta fondamentale non solo per comprendere gli eventi che hanno caratterizzato questo periodo, ma anche per entrare nel vivo di tematiche più ampie e certamente attuali: il fenomeno del terrorismo e della violenza politica riportano infatti in campo i nodi della partecipazione e della rappresentanza all'interno del modello democratico italiano. La vicenda del terrorismo molto può dire sull'uso dei linguaggi violenti, intorno ad alcune idee di rottura e di lacerazione, e sul modo in cui "le parole" creano i percorsi di una comunicazione che coinvolge, a diversi livelli, soggetti e gruppi significativi della popolazione italiana.
2014
9788843069200
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