Questo saggio analizza il ruolo ricoperto dalle imprese pubbliche, e in particolare dall'ENI, nel promuovere la motorizzazione di massa tra la metà degli anni ’50 e i primi anni ’70 del '900. Nel secondo dopoguerra, l’ENI avanzò l’idea che lo Stato dovesse avere un ruolo privilegiato nel ricostruire il paese e assicurare il benessere della collettività nazionale. Attraverso la costruzione di stazioni di servizio su tutto il territorio nazionale e la diffusione di pubblicità incentrate sul “cane a sei zampe”, l’ENI si presentò come l’espressione della capacità dello Stato di distribuire ai propri cittadini i benefici di una moderna società dei consumi. In questo senso, l’azienda rifuggì dai toni allarmistici dei principali partiti politici italiani, che considerarono la diffusione dei consumi di massa una minaccia nei confronti dei valori tradizionali della famiglia, della Patria e della collettività. In qualità di azienda pubblica, l’ENI funse da mediatrice tra lo Stato e il mercato e introdusse nella sfera pubblica nuove definizioni di democrazia, libertà individuale e appartenenza nazionale, che mutarono profondamente la vita quotidiana degli italiani.

Imprese pubbliche e consumi di massa. Il caso dell’ENI (1953-1973)

BINI, ELISABETTA
2013-01-01

Abstract

Questo saggio analizza il ruolo ricoperto dalle imprese pubbliche, e in particolare dall'ENI, nel promuovere la motorizzazione di massa tra la metà degli anni ’50 e i primi anni ’70 del '900. Nel secondo dopoguerra, l’ENI avanzò l’idea che lo Stato dovesse avere un ruolo privilegiato nel ricostruire il paese e assicurare il benessere della collettività nazionale. Attraverso la costruzione di stazioni di servizio su tutto il territorio nazionale e la diffusione di pubblicità incentrate sul “cane a sei zampe”, l’ENI si presentò come l’espressione della capacità dello Stato di distribuire ai propri cittadini i benefici di una moderna società dei consumi. In questo senso, l’azienda rifuggì dai toni allarmistici dei principali partiti politici italiani, che considerarono la diffusione dei consumi di massa una minaccia nei confronti dei valori tradizionali della famiglia, della Patria e della collettività. In qualità di azienda pubblica, l’ENI funse da mediatrice tra lo Stato e il mercato e introdusse nella sfera pubblica nuove definizioni di democrazia, libertà individuale e appartenenza nazionale, che mutarono profondamente la vita quotidiana degli italiani.
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