Introduzione Una delle emergenze nell'ambito della terapia antibiotica è rappresentata dall'aumento di Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi. Questa è dovuta all'espressione di geni che codificano per enzimi definiti carbapenemasi. La diffusione di ceppi resistenti è un problema epidemiologico attuale nei confronti del quale i Laboratori di Microbiologia sono tenuti alla sorveglianza. Metodi Nel maggio 2012 è stata ricoverata presso il Reparto di Oncoematologia del nostro Istituto una paziente di 3 anni, proveniente dal Venezuela, sottoposta a trapianto di midollo osseo. Dal tampone rettale di sorveglianza è stata isolata una Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi che ha richiesto ulteriori accertamenti: sono state confermate le MIC per i carbapenemi mediante Etest ; effettuati i test fenotipici (test di sinergia con inibitori delle carbapenemasi, test NP); il ceppo è stato sottoposto a PCR con primers specifici per le principali carbapenemasi. Un successivo campione per emocoltura inviatoci per l'insorgere di una sepsi è risultato positivo per Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi; il ceppo è stato sottoposto agli stessi test fenotipici e molecolari. Si è proceduto ad uno screening dei pazienti del Reparto di Oncoematologia mediante tampone rettale, con semina su agar McKonkey con dischetto di meropenem, per verificare che il ceppo non fosse presente e circolante. Risultati I test fenotipici sui ceppi isolati da tampone e da emocoltura hanno indicato che la resistenza ai carbapenemi fosse dovuta alla presenza di una KPC (test di sinergia con a.boronico positivo); il risultato è stato confermato dalla positività della PCR per il gene blaKPC. Lo screening sugli altri pazienti ricoverati ha dato esito negativo. Conclusioni Questa, a nostra conoscenza, è la prima segnalazione di Klebsiella pneumoniae produttrice di KPC in provincia di Trieste, verosimilmente di importazione in paziente proveniente dal Venezuela. Il microrganismo non si è diffuso ulteriormente, anche grazie alla tempestiva segnalazione ed alle misure di contenimento.

Prima segnalazione di Klebsiella pneumoniae produttrice di KPC nell'area di Trieste.

BUSETTI, MARINA;ZANIN, VALENTINA;CIAN, FRANCA;DOLZANI, LUCILLA
2013-01-01

Abstract

Introduzione Una delle emergenze nell'ambito della terapia antibiotica è rappresentata dall'aumento di Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi. Questa è dovuta all'espressione di geni che codificano per enzimi definiti carbapenemasi. La diffusione di ceppi resistenti è un problema epidemiologico attuale nei confronti del quale i Laboratori di Microbiologia sono tenuti alla sorveglianza. Metodi Nel maggio 2012 è stata ricoverata presso il Reparto di Oncoematologia del nostro Istituto una paziente di 3 anni, proveniente dal Venezuela, sottoposta a trapianto di midollo osseo. Dal tampone rettale di sorveglianza è stata isolata una Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi che ha richiesto ulteriori accertamenti: sono state confermate le MIC per i carbapenemi mediante Etest ; effettuati i test fenotipici (test di sinergia con inibitori delle carbapenemasi, test NP); il ceppo è stato sottoposto a PCR con primers specifici per le principali carbapenemasi. Un successivo campione per emocoltura inviatoci per l'insorgere di una sepsi è risultato positivo per Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi; il ceppo è stato sottoposto agli stessi test fenotipici e molecolari. Si è proceduto ad uno screening dei pazienti del Reparto di Oncoematologia mediante tampone rettale, con semina su agar McKonkey con dischetto di meropenem, per verificare che il ceppo non fosse presente e circolante. Risultati I test fenotipici sui ceppi isolati da tampone e da emocoltura hanno indicato che la resistenza ai carbapenemi fosse dovuta alla presenza di una KPC (test di sinergia con a.boronico positivo); il risultato è stato confermato dalla positività della PCR per il gene blaKPC. Lo screening sugli altri pazienti ricoverati ha dato esito negativo. Conclusioni Questa, a nostra conoscenza, è la prima segnalazione di Klebsiella pneumoniae produttrice di KPC in provincia di Trieste, verosimilmente di importazione in paziente proveniente dal Venezuela. Il microrganismo non si è diffuso ulteriormente, anche grazie alla tempestiva segnalazione ed alle misure di contenimento.
2013
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