In questo volume sono raccolti i risultati di un complesso lavoro di analisi di dati sulle caratteristiche ed i comportamenti degli studenti e dei laureati dell’Università di Trieste in un periodo di transizione molto critico, che abbraccia i primi quattordici anni del XXI secolo. Transizione segnata dall’ intreccio tra le riforme dei corsi di studio secondo le direttive emerse dal processo di Bologna e quello delle riforme che hanno investito il mercato del lavoro nello stesso periodo. La raccolta, classificazione ed elaborazione delle informazioni è stata resa possibile dal finanziamento del Fondo di Ateneo per la Ricerca (FRA2011) e consente di indagare sugli effetti congiunti delle riforme sull’ atteggiamento degli studenti universitari verso lo studio e il lavoro, da un lato e dall’altro su quello delle imprese nei processi di reclutamento della propria manodopera più qualificata. L’opera è divisa in due parti. Nella prima, dopo aver presentato gli aspetti strutturali e le dinamiche dei profili dei laureati e dei dottori di ricerca, utilizzando principalmente i dati amministrativi forniti dall’Ateneo giuliano, si seguono gli stessi nel primo ingresso nel mercato del lavoro con l’ausilio dei dati dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, a cui si aggiungono gli approfondimenti dell’indagine Almalaurea su laureati e condizione occupazionale. Nella seconda parte del volume si approfondiscono alcune problematiche emerse dall’analisi che riguardano i cambiamenti negli atteggiamenti degli studenti universitari nei confronti dello studio, di fronte alle variazioni nelle regole di incentivo allo studio(Graziosi), del cambiamento nel regolamento dei contratti di lavoro (Chies, Graziosi, Pauli) e della riforma dei cicli universitari (Chies, Graziosi, Pauli). I legami con il mercato del lavoro locale vengono poi indagati nei tre contributi successivi, che chiariscono il ruolo dell’università nel veicolare la conoscenza e innovazione nelle imprese (Capellari), nell’accorciare i tempi di transizione al lavoro (Chies, Puggioni, Stok) e nel definire i percorsi università-impresa (Schoier e Monte). Il lavoro si conclude con intervento (Podrecca) che espone le indicazioni derivanti dalla letteratura teorica: una riduzione della flessibilità contrattuale a fronte di un’elevata accumulazione di capitale umano supporta lo sviluppo dell’economia locale, anziché ostacolarlo.

Iscritti, Laureati e Transizioni al lavoro: l'Università di Trieste

CHIES, LAURA;GRAZIOSI, GRAZIA
2014-01-01

Abstract

In questo volume sono raccolti i risultati di un complesso lavoro di analisi di dati sulle caratteristiche ed i comportamenti degli studenti e dei laureati dell’Università di Trieste in un periodo di transizione molto critico, che abbraccia i primi quattordici anni del XXI secolo. Transizione segnata dall’ intreccio tra le riforme dei corsi di studio secondo le direttive emerse dal processo di Bologna e quello delle riforme che hanno investito il mercato del lavoro nello stesso periodo. La raccolta, classificazione ed elaborazione delle informazioni è stata resa possibile dal finanziamento del Fondo di Ateneo per la Ricerca (FRA2011) e consente di indagare sugli effetti congiunti delle riforme sull’ atteggiamento degli studenti universitari verso lo studio e il lavoro, da un lato e dall’altro su quello delle imprese nei processi di reclutamento della propria manodopera più qualificata. L’opera è divisa in due parti. Nella prima, dopo aver presentato gli aspetti strutturali e le dinamiche dei profili dei laureati e dei dottori di ricerca, utilizzando principalmente i dati amministrativi forniti dall’Ateneo giuliano, si seguono gli stessi nel primo ingresso nel mercato del lavoro con l’ausilio dei dati dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, a cui si aggiungono gli approfondimenti dell’indagine Almalaurea su laureati e condizione occupazionale. Nella seconda parte del volume si approfondiscono alcune problematiche emerse dall’analisi che riguardano i cambiamenti negli atteggiamenti degli studenti universitari nei confronti dello studio, di fronte alle variazioni nelle regole di incentivo allo studio(Graziosi), del cambiamento nel regolamento dei contratti di lavoro (Chies, Graziosi, Pauli) e della riforma dei cicli universitari (Chies, Graziosi, Pauli). I legami con il mercato del lavoro locale vengono poi indagati nei tre contributi successivi, che chiariscono il ruolo dell’università nel veicolare la conoscenza e innovazione nelle imprese (Capellari), nell’accorciare i tempi di transizione al lavoro (Chies, Puggioni, Stok) e nel definire i percorsi università-impresa (Schoier e Monte). Il lavoro si conclude con intervento (Podrecca) che espone le indicazioni derivanti dalla letteratura teorica: una riduzione della flessibilità contrattuale a fronte di un’elevata accumulazione di capitale umano supporta lo sviluppo dell’economia locale, anziché ostacolarlo.
2014
978-88-8303-611-8
978-88-8303-613-2
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