Le agenzie di rating del credito (Credit Rating Agencies — CRAs) hanno nel tempo esercitato, e tuttora esercitano un’incisiva forza di orientamento delle scelte finanziarie, pubbliche e private. Ciò spiega perché, non da oggi, il problema del regime giuridico appropriato per la disciplina di questi soggetti rivesta un’importanza primaria, anche in vista della credibilità e affidabilità delle informazioni confezionate dalle stesse agenzie. Nel corso del tempo, la letteratura si è concentrata soprattutto sulla loro indipendenza e sull’adeguata gestione dei possibili conflitti di interesse. È solo allo scatenarsi della crisi finanziaria che le agenzie hanno cominciato a essere bersaglio di critiche incisive e diffuse. Il dibattito ha allora rivitalizzato l’attenzione per le questioni summenzionate, affiancandovi gli strali diretti, non solo ai ritardi nell’adattare i rating alle concrete prospettive del mercato e delle singole entità valutate, ma anche al rischio, cui troppo spesso le agenzie si esporrebbero, di compromettere la qualità delle loro prestazioni in vista della conquista, o della difesa di quote di mercato. Oggi è chiaro ai più come le radici dei fenomeni criticati si ritrovino nell’inadeguatezza e nelle lacune del regime giuridico che ha fin qui disciplinato le attività delle agenzie.

Le agenzie di rating fra immunità e responsabilità

BUSSANI, Mauro
2014-01-01

Abstract

Le agenzie di rating del credito (Credit Rating Agencies — CRAs) hanno nel tempo esercitato, e tuttora esercitano un’incisiva forza di orientamento delle scelte finanziarie, pubbliche e private. Ciò spiega perché, non da oggi, il problema del regime giuridico appropriato per la disciplina di questi soggetti rivesta un’importanza primaria, anche in vista della credibilità e affidabilità delle informazioni confezionate dalle stesse agenzie. Nel corso del tempo, la letteratura si è concentrata soprattutto sulla loro indipendenza e sull’adeguata gestione dei possibili conflitti di interesse. È solo allo scatenarsi della crisi finanziaria che le agenzie hanno cominciato a essere bersaglio di critiche incisive e diffuse. Il dibattito ha allora rivitalizzato l’attenzione per le questioni summenzionate, affiancandovi gli strali diretti, non solo ai ritardi nell’adattare i rating alle concrete prospettive del mercato e delle singole entità valutate, ma anche al rischio, cui troppo spesso le agenzie si esporrebbero, di compromettere la qualità delle loro prestazioni in vista della conquista, o della difesa di quote di mercato. Oggi è chiaro ai più come le radici dei fenomeni criticati si ritrovino nell’inadeguatezza e nelle lacune del regime giuridico che ha fin qui disciplinato le attività delle agenzie.
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