L’analisi dei dati raccolti con questionario somministrato a laureati in servizio sociale in 24 atenei italiani tra gli anni 2006 e 2012, considera in particolare gli aspetti relativi al rapporto tra l’esperienza formativa nei corsi di laurea e laurea magistrale e le attività di lavoro retribuito , svolte dagli intervistati sia durante il periodo di studi universitari che successivamente. Si sono evidenziate nei laureati in servizio sociale prevalenze di genere (femminile), di ceto (medio-basso), di vocazione professionale (lavoro relazionale e sociale) considerate la caratteristiche della popolazione analizzata in relazione alla famiglia d’origine, alla pregressa formazione scolastica, al tempo di completamento della carriera di studi, alle performance di studio, alle preferenze manifestate per le diverse discipline e per le competenze acquisite, all’applicazione delle competenze in campo lavorativo. Si è giunti, inoltre, a stilizzare le tre seguenti etichette tipizzanti la parte prevalente degli intervistati: “umanistici non speculativi”, “presto attivi a paghe basse”, “proiettati al lavoro con le persone, da organizzazioni a conduzione altrui”. Si evidenzia in fine una maggiore focalizzazione dei laureati verso il lavoro professionale con le singole persone e con i gruppi, differendo nella gran parte dei casi alla formazione universitaria magistrale l’approfondimento delle competenze più specificamente gestionali e di progettazione sociale.

Lavori in corso. Tra formazione e occupazione

KOLAR, ELISABETTA;GUI, LUIGI
2015-01-01

Abstract

L’analisi dei dati raccolti con questionario somministrato a laureati in servizio sociale in 24 atenei italiani tra gli anni 2006 e 2012, considera in particolare gli aspetti relativi al rapporto tra l’esperienza formativa nei corsi di laurea e laurea magistrale e le attività di lavoro retribuito , svolte dagli intervistati sia durante il periodo di studi universitari che successivamente. Si sono evidenziate nei laureati in servizio sociale prevalenze di genere (femminile), di ceto (medio-basso), di vocazione professionale (lavoro relazionale e sociale) considerate la caratteristiche della popolazione analizzata in relazione alla famiglia d’origine, alla pregressa formazione scolastica, al tempo di completamento della carriera di studi, alle performance di studio, alle preferenze manifestate per le diverse discipline e per le competenze acquisite, all’applicazione delle competenze in campo lavorativo. Si è giunti, inoltre, a stilizzare le tre seguenti etichette tipizzanti la parte prevalente degli intervistati: “umanistici non speculativi”, “presto attivi a paghe basse”, “proiettati al lavoro con le persone, da organizzazioni a conduzione altrui”. Si evidenzia in fine una maggiore focalizzazione dei laureati verso il lavoro professionale con le singole persone e con i gruppi, differendo nella gran parte dei casi alla formazione universitaria magistrale l’approfondimento delle competenze più specificamente gestionali e di progettazione sociale.
2015
9788891726759
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