Presso il Comprensorio Principale dell’Università di Trieste sono in fase di ultimazione dei complessi lavori di ristrutturazione del sistema di teleriscaldamento, inquadrabili in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intero sistema energetico, promosso e coordinato nell’ambito dell’attività di Energy Management condotta dallo scrivente. L’intervento si propone come obiettivi primari il potenziamento della capacità di generazione e distribuzione del calore, l’integrazione dei sistemi termico ed elettrico, il risparmio energetico, la salvaguardia ambientale e la sicurezza sul luogo di lavoro. Sul piano distributivo si segnala la realizzazione di una rete di distribuzione del calore completamente rinnovata e potenziata, articolata su tre distinti circuiti ad acqua calda, in grado di vettoriare l’intera potenza termica installata in centrale termica (12 MW equamente ripartita su tre caldaie ad acqua calda) a copertura dell’intero fabbisogno della cittadella universitaria (circa 8 MW) con ampio margine di riserva. Un aspetto qualificante del nuovo sistema di distribuzione del calore è rappresentato dall’adozione di coibentazioni a cella chiusa che, insensibili alle problematiche di stillicidio, permettono l’eventuale circolazione di acqua refrigerata, quale indispensabile premessa per il ricorso alla produzione centralizzata del freddo in regime di trigenerazione. In termini di sicurezza sul luogo di lavoro, si sottolinea la completa e definitiva soluzione del problema amianto, completamente rimosso dai rivestimenti coibenti delle vecchie tubazioni, mentre sul fronte della salvaguarda ambientale è evidente la valenza del ricorso al metano in sostituzione dell’olio combustibile denso, resa possibile dal potenziamento della rete cittadina con la realizzazione di una nuova linea in media pressione (5 bar) da 200 mm per una lunghezza di circa 500 m. Da ultimo si richiamano le ovvie e positive ricadute dell’adozione di severi parametri di isolamento termico nella coibentazione delle nuove linee di distribuzione nonché i risparmi economici conseguenti all’uso del gas rispetto all’olio combustibile. Se dunque gli interventi in fase di ultimazione sono di evidente interesse nei riguardi degli obiettivi in precedenza evidenziati, ulteriori e maggiori benefici potrebbero scaturire con la piena realizzazione dell’integrazione dei sistemi termico ed elettrico, mediante l’adozione di un sistema di trigenerazione. Tale proposta trae origine dalla considerazione dalla concentrazione in un’area circoscritta di una molteplicità di utenze termiche ed elettriche interconnesse in un sistema energetico totalmente rinnovato e già predisposto per la produzione combinata di energia elettrica e calore, in grado di abbattere significativamente i costi di realizzazione di un sistema trigenerativo. Alla luce di quanto sopra esposto è sembrato utile condurre uno studio di fattibilità tecnica ed economica di un impianto di trigenerazione, quale utile elemento decisionale nella definizione di una strategia di razionalizzazione energetica e di contenimento dei costi. I risultati cui si perviene, particolarmente incoraggianti anche in considerazione delle ipotesi cautelative assunte a base di progetto, delineano dei risparmi annui di circa € 460.000 con un tempo di recupero dell’investimento di circa 3 anni, con interessanti e positive ripercussioni nei riguardi della decongestione del sistema di distribuzione dell’energia elettrica, allo stato attuale ormai saturo.

La trigenerazione per riqualificare il sistema energetico dell'Università

BOSCOLO, MARCO;PILLER, MARZIO
2015-01-01

Abstract

Presso il Comprensorio Principale dell’Università di Trieste sono in fase di ultimazione dei complessi lavori di ristrutturazione del sistema di teleriscaldamento, inquadrabili in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intero sistema energetico, promosso e coordinato nell’ambito dell’attività di Energy Management condotta dallo scrivente. L’intervento si propone come obiettivi primari il potenziamento della capacità di generazione e distribuzione del calore, l’integrazione dei sistemi termico ed elettrico, il risparmio energetico, la salvaguardia ambientale e la sicurezza sul luogo di lavoro. Sul piano distributivo si segnala la realizzazione di una rete di distribuzione del calore completamente rinnovata e potenziata, articolata su tre distinti circuiti ad acqua calda, in grado di vettoriare l’intera potenza termica installata in centrale termica (12 MW equamente ripartita su tre caldaie ad acqua calda) a copertura dell’intero fabbisogno della cittadella universitaria (circa 8 MW) con ampio margine di riserva. Un aspetto qualificante del nuovo sistema di distribuzione del calore è rappresentato dall’adozione di coibentazioni a cella chiusa che, insensibili alle problematiche di stillicidio, permettono l’eventuale circolazione di acqua refrigerata, quale indispensabile premessa per il ricorso alla produzione centralizzata del freddo in regime di trigenerazione. In termini di sicurezza sul luogo di lavoro, si sottolinea la completa e definitiva soluzione del problema amianto, completamente rimosso dai rivestimenti coibenti delle vecchie tubazioni, mentre sul fronte della salvaguarda ambientale è evidente la valenza del ricorso al metano in sostituzione dell’olio combustibile denso, resa possibile dal potenziamento della rete cittadina con la realizzazione di una nuova linea in media pressione (5 bar) da 200 mm per una lunghezza di circa 500 m. Da ultimo si richiamano le ovvie e positive ricadute dell’adozione di severi parametri di isolamento termico nella coibentazione delle nuove linee di distribuzione nonché i risparmi economici conseguenti all’uso del gas rispetto all’olio combustibile. Se dunque gli interventi in fase di ultimazione sono di evidente interesse nei riguardi degli obiettivi in precedenza evidenziati, ulteriori e maggiori benefici potrebbero scaturire con la piena realizzazione dell’integrazione dei sistemi termico ed elettrico, mediante l’adozione di un sistema di trigenerazione. Tale proposta trae origine dalla considerazione dalla concentrazione in un’area circoscritta di una molteplicità di utenze termiche ed elettriche interconnesse in un sistema energetico totalmente rinnovato e già predisposto per la produzione combinata di energia elettrica e calore, in grado di abbattere significativamente i costi di realizzazione di un sistema trigenerativo. Alla luce di quanto sopra esposto è sembrato utile condurre uno studio di fattibilità tecnica ed economica di un impianto di trigenerazione, quale utile elemento decisionale nella definizione di una strategia di razionalizzazione energetica e di contenimento dei costi. I risultati cui si perviene, particolarmente incoraggianti anche in considerazione delle ipotesi cautelative assunte a base di progetto, delineano dei risparmi annui di circa € 460.000 con un tempo di recupero dell’investimento di circa 3 anni, con interessanti e positive ripercussioni nei riguardi della decongestione del sistema di distribuzione dell’energia elettrica, allo stato attuale ormai saturo.
2015
http://www.rassegnatecnicafvg.it/riviste/2015/numero-1
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