La letteratura italiana ed europea (ma anche quella nord americana) hanno tramandato numerosissime testimonianze sulla Grande Guerra. Poeti, narratori, intellettuali coinvolti in prima persona al fronte oppure testimoni nelle città dei disagi e degli orrori provocati da un conflitto di enorme portata, hanno voluto lasciare, attraverso i loro scritti, memoria di quanto vissuto. Di fronte al tema della guerra gli uomini si sono divisi in due opposte scuole di pensiero: coloro che nel conflitto hanno visto l’esaltazione della Patria, il mito dell’eroe, il mezzo più efficace per affermare la propria supremazia sugli altri; e coloro che invece della guerra hanno colto l’immane tragedia, la follia collettiva, il malessere dei militari costretti a morire in trincea. Il montaggio teatrale che integra il saggio vuole dare voce a entrambe le posizioni, proponendo sia pagine che della guerra hanno esaltato l’aspetto eroico, violento e distruttivo, sia brani intrisi di profonda umanità, che hanno viceversa dipinto gli orrori, le sofferenze e, soprattutto, l’inutilità di una tragedia senza fine.

La prima guerra in letteratura. Tra retorica e realtà della trincea

QUAZZOLO, PAOLO
2016-01-01

Abstract

La letteratura italiana ed europea (ma anche quella nord americana) hanno tramandato numerosissime testimonianze sulla Grande Guerra. Poeti, narratori, intellettuali coinvolti in prima persona al fronte oppure testimoni nelle città dei disagi e degli orrori provocati da un conflitto di enorme portata, hanno voluto lasciare, attraverso i loro scritti, memoria di quanto vissuto. Di fronte al tema della guerra gli uomini si sono divisi in due opposte scuole di pensiero: coloro che nel conflitto hanno visto l’esaltazione della Patria, il mito dell’eroe, il mezzo più efficace per affermare la propria supremazia sugli altri; e coloro che invece della guerra hanno colto l’immane tragedia, la follia collettiva, il malessere dei militari costretti a morire in trincea. Il montaggio teatrale che integra il saggio vuole dare voce a entrambe le posizioni, proponendo sia pagine che della guerra hanno esaltato l’aspetto eroico, violento e distruttivo, sia brani intrisi di profonda umanità, che hanno viceversa dipinto gli orrori, le sofferenze e, soprattutto, l’inutilità di una tragedia senza fine.
2016
978-88-8303-766-5
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