Il territorio dell'odierno Friuli Venezia Giulia è il risultato delle vicende che hanno nella Prima Guerra Mondiale il loro momento principale. I combattimenti che vi si svolgono e soprattutto la presenza di milioni di soldati italiani portano l’area all’attenzione del Paese e costituiscono le basi per mantenere vivo l’interesse nei decenni successivi, nel corso dei quali lo Stato italiano si insedia in aree ex asburgiche e si trova a doversi confrontare con nuovi cittadini, anche di diversa etnia. Questi in maggioranza non mostravano grande entusiasmo davanti ai processi di annessione in ragione dell’interruzione di percorsi sociali, dall’introduzione di nuovi modelli di sviluppo e di nuove relazioni territoriali, interne ed esterne che il conflitto provoca. Per “normalizzare” il territorio e la gente che lo abita vengono utilizzati diversi strumenti tra i quali centrale è la celebrazione della vittoria del novembre 1918. Gli schemi di intervento applicati hanno pesanti ripercussioni sul territorio ma la loro efficacia consente che gli stessi siano riproposti dalle varie forme di potere - locali e nazionali – presenti in loco nel corso dell’intero secolo, fino all’inizio del nuovo millennio.

DAL FRONTE ISONZO/CARSO ALL’EST DEL NORDEST. LE MODIFICHE DEL TERRITORIO NELL’ODIERNO FRIULI VENEZIA GIULIA A SEGUITO DELLA GRANDE GUERRA

sergio zilli
2018-01-01

Abstract

Il territorio dell'odierno Friuli Venezia Giulia è il risultato delle vicende che hanno nella Prima Guerra Mondiale il loro momento principale. I combattimenti che vi si svolgono e soprattutto la presenza di milioni di soldati italiani portano l’area all’attenzione del Paese e costituiscono le basi per mantenere vivo l’interesse nei decenni successivi, nel corso dei quali lo Stato italiano si insedia in aree ex asburgiche e si trova a doversi confrontare con nuovi cittadini, anche di diversa etnia. Questi in maggioranza non mostravano grande entusiasmo davanti ai processi di annessione in ragione dell’interruzione di percorsi sociali, dall’introduzione di nuovi modelli di sviluppo e di nuove relazioni territoriali, interne ed esterne che il conflitto provoca. Per “normalizzare” il territorio e la gente che lo abita vengono utilizzati diversi strumenti tra i quali centrale è la celebrazione della vittoria del novembre 1918. Gli schemi di intervento applicati hanno pesanti ripercussioni sul territorio ma la loro efficacia consente che gli stessi siano riproposti dalle varie forme di potere - locali e nazionali – presenti in loco nel corso dell’intero secolo, fino all’inizio del nuovo millennio.
2018
978-88-941810-2-9
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