Le aree interne possiedono un importante patrimonio ambientale sotto-utilizzato (si veda supra, il contributo di Pettenella in questo volume), che grazie alle nuove tecnologie di produzione e risparmio di energia può essere messo a valore in modo sostenibile sia per incrementare i margini di autonomia dei sistemi socio-produttivi locali dai mercati internazionali dell’energia, sia per innescare processi di sviluppo attraverso la localizzazione delle filiere energetiche, all’interno delle quali possono trovare spazio e interagire figure professionali già esistenti nelle aree interne – come gli operatori forestali – con nuove figure professionali – come i professionisti delle smart grid. la costruzione di filiere locali delle energie rinnovabili può rappresentare una soluzione a diverse problematiche di gestione del territorio presenti nelle aree interne, ammesso che i diversi sistemi (agroforestale, edile, energetico) interagiscano secondo schemi di cooperazione reciproca1. esse consentono infatti di intervenire in modo attivo nella gestione dei boschi, utilizzando la produzione di calore da biomasse come fattore di innesco per la ristrutturazione del settore agro-forestale locale; di creare occupazione, attraverso la trasformazione di domini esistenti e l’innesto di nuove figure professionali attrattive per i giovani; il parziale sganciamento dalle risorse fossili, con un’importante mitigazione degli effetti prodotti dalle attività umane sull’atmosfera; di sperimentare innovazioni sociali, nella direzione delle smart communities e delle community energy; di risparmiare sulle bollette energetiche, grazie agli interventi di efficientamento del patrimonio abitativo esistente.
La questione energetica vista dalle aree interne
Giovanni Carrosio
2018-01-01
Abstract
Le aree interne possiedono un importante patrimonio ambientale sotto-utilizzato (si veda supra, il contributo di Pettenella in questo volume), che grazie alle nuove tecnologie di produzione e risparmio di energia può essere messo a valore in modo sostenibile sia per incrementare i margini di autonomia dei sistemi socio-produttivi locali dai mercati internazionali dell’energia, sia per innescare processi di sviluppo attraverso la localizzazione delle filiere energetiche, all’interno delle quali possono trovare spazio e interagire figure professionali già esistenti nelle aree interne – come gli operatori forestali – con nuove figure professionali – come i professionisti delle smart grid. la costruzione di filiere locali delle energie rinnovabili può rappresentare una soluzione a diverse problematiche di gestione del territorio presenti nelle aree interne, ammesso che i diversi sistemi (agroforestale, edile, energetico) interagiscano secondo schemi di cooperazione reciproca1. esse consentono infatti di intervenire in modo attivo nella gestione dei boschi, utilizzando la produzione di calore da biomasse come fattore di innesco per la ristrutturazione del settore agro-forestale locale; di creare occupazione, attraverso la trasformazione di domini esistenti e l’innesto di nuove figure professionali attrattive per i giovani; il parziale sganciamento dalle risorse fossili, con un’importante mitigazione degli effetti prodotti dalle attività umane sull’atmosfera; di sperimentare innovazioni sociali, nella direzione delle smart communities e delle community energy; di risparmiare sulle bollette energetiche, grazie agli interventi di efficientamento del patrimonio abitativo esistente.File | Dimensione | Formato | |
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