La promozione di una mobilità universitaria sostenibile coerente con un’efficiente allocazione energetica è oggi di particolare importanza come anche testimoniato da numerose iniziative europee progettuali in questa direzione. In questo senso, lo scopo di questo studio è comprendere quali sono le abitudini di mobilità degli studenti, dei docenti e del personale tecnico amministrativo dell’Università di Trieste, con particolare enfasi sulla sensibilità ambientale espressa dalla comunità universitaria. Per far questo tra Novembre e Dicembre 2018 abbiamo somministrato un questionario ad un campione di 267 rispondenti, dei quali 223 sono studenti, mentre i restanti 44 fanno parte del corpo docente o impiegati come tecnici amministrativi. Il questionario ha permesso di raccogliere informazioni sui percorsi giornalieri ed i mezzi impiegati, sulla sensibilità ambientale, ma ha anche permesso di identificare il grado di efficacia che il rispondente attribuisce ad una serie di ipotetiche politiche a supporto della mobilità sostenibile. Abbiamo distinto le categorie dei rispondenti in pendolari giornalieri, residenti in sede e fuori sede. Per ciò che attiene le abitudini di mobilità i risultati evidenziano che i pendolari giornalieri utilizzano l’auto come mezzo ausiliario per raggiungere un punto ove poi prendere il mezzo pubblico. Diversamente i soggetti che risiedono a Trieste, ed anche vi lavorano o studiano, tendono ad utilizzare tutte le modalità di trasporto proposte, a differenza anche di coloro che, quasi tutti studenti, sono residenti in un comune diverso dal capoluogo giuliano, che usano esclusivamente mezzi di trasporto pubblico, oppure vanno a piedi. Circa un terzo dei rispondenti è convinto che l’impatto della propria mobilità sull’ambiente sia contenuto e, evidenza che vale sorprendentemente, a prescindere dal mezzo di trasporto impiegato per i propri spostamenti. I rispondenti affermano che le politiche più efficaci per favorire la mobilità sostenibile sono date dall’offerta di biglietti del bus o del treno a prezzi scontati, unitamente ad una maggiore frequenza del trasporto pubblico. Diversamente, l’installazione di una stazione di ricarica per auto elettriche e l’introduzione di una tariffa più cara per le auto vengono indicate come le misure meno efficaci. Nonostante ciò quasi un terzo dei rispondenti afferma che comprerebbe un’auto elettrica se ci fosse una stazione di ricarica all’università. I fattori che influenzano maggiormente la scelta di un mezzo di trasporto rispetto ad uno alternativo sono prevalentemente legati al suo costo ed al tempo di viaggio, mentre i vantaggi ambientali ricoprono purtroppo la posizione più bassa. Esiste comunque eterogeneità sui nell’importanza attribuita ai fattori tra i diversi rispondenti, in base al luogo di residenza, al mezzo di trasporto impiegato, e tra studenti e personale docente e tecnico amministrativo.

Evidenze sulle abitudini modali e sulla sostenibilità dei trasporti in ambito accademico. Il caso dell’Università di Trieste

Adriana Monte;Marco Giansoldati
2019-01-01

Abstract

La promozione di una mobilità universitaria sostenibile coerente con un’efficiente allocazione energetica è oggi di particolare importanza come anche testimoniato da numerose iniziative europee progettuali in questa direzione. In questo senso, lo scopo di questo studio è comprendere quali sono le abitudini di mobilità degli studenti, dei docenti e del personale tecnico amministrativo dell’Università di Trieste, con particolare enfasi sulla sensibilità ambientale espressa dalla comunità universitaria. Per far questo tra Novembre e Dicembre 2018 abbiamo somministrato un questionario ad un campione di 267 rispondenti, dei quali 223 sono studenti, mentre i restanti 44 fanno parte del corpo docente o impiegati come tecnici amministrativi. Il questionario ha permesso di raccogliere informazioni sui percorsi giornalieri ed i mezzi impiegati, sulla sensibilità ambientale, ma ha anche permesso di identificare il grado di efficacia che il rispondente attribuisce ad una serie di ipotetiche politiche a supporto della mobilità sostenibile. Abbiamo distinto le categorie dei rispondenti in pendolari giornalieri, residenti in sede e fuori sede. Per ciò che attiene le abitudini di mobilità i risultati evidenziano che i pendolari giornalieri utilizzano l’auto come mezzo ausiliario per raggiungere un punto ove poi prendere il mezzo pubblico. Diversamente i soggetti che risiedono a Trieste, ed anche vi lavorano o studiano, tendono ad utilizzare tutte le modalità di trasporto proposte, a differenza anche di coloro che, quasi tutti studenti, sono residenti in un comune diverso dal capoluogo giuliano, che usano esclusivamente mezzi di trasporto pubblico, oppure vanno a piedi. Circa un terzo dei rispondenti è convinto che l’impatto della propria mobilità sull’ambiente sia contenuto e, evidenza che vale sorprendentemente, a prescindere dal mezzo di trasporto impiegato per i propri spostamenti. I rispondenti affermano che le politiche più efficaci per favorire la mobilità sostenibile sono date dall’offerta di biglietti del bus o del treno a prezzi scontati, unitamente ad una maggiore frequenza del trasporto pubblico. Diversamente, l’installazione di una stazione di ricarica per auto elettriche e l’introduzione di una tariffa più cara per le auto vengono indicate come le misure meno efficaci. Nonostante ciò quasi un terzo dei rispondenti afferma che comprerebbe un’auto elettrica se ci fosse una stazione di ricarica all’università. I fattori che influenzano maggiormente la scelta di un mezzo di trasporto rispetto ad uno alternativo sono prevalentemente legati al suo costo ed al tempo di viaggio, mentre i vantaggi ambientali ricoprono purtroppo la posizione più bassa. Esiste comunque eterogeneità sui nell’importanza attribuita ai fattori tra i diversi rispondenti, in base al luogo di residenza, al mezzo di trasporto impiegato, e tra studenti e personale docente e tecnico amministrativo.
2019
978-88-5511-107-2
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