Presenza costante nella poesia di Umberto Saba, il mare è luogo privilegiato della sua memoria individuale e letteraria, un ambiente nel quale il mito classico e in particolare le figure di Omero e di Ulisse si intrecciano col vissuto del poeta; il contributo intende indagare le caratteristiche di tale presenza in 'Grado' e 'Barcarola', ora nel ‘Canzoniere apocrifo’, mettendole in relazione con altri 'loci' dell’opera sabiana, nei quali emerga l’andar per mare come occasione di relazione con l’altro e di conoscenza di sé.
Titolo: | «CHE LÀ UNA VELA AD UTICA / SIA D’ULISSE IL RITORNO»: STORIA E METASTORIA NEL CANZONIERE APOCRIFO |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Serie: | |
Abstract: | Presenza costante nella poesia di Umberto Saba, il mare è luogo privilegiato della sua memoria individuale e letteraria, un ambiente nel quale il mito classico e in particolare le figure di Omero e di Ulisse si intrecciano col vissuto del poeta; il contributo intende indagare le caratteristiche di tale presenza in 'Grado' e 'Barcarola', ora nel ‘Canzoniere apocrifo’, mettendole in relazione con altri 'loci' dell’opera sabiana, nei quali emerga l’andar per mare come occasione di relazione con l’altro e di conoscenza di sé. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11368/2967525 |
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