Il libro, pubblicato con il contributo del C.N.R., è la prima monografia dedicata al pensiero di Jüngel, noto teologo protestante che interpella la filosofia a partire dall’orizzonte teologico e sfida la teologia a una traduzione universalmente significante. Il saggio risulta ormai ampiamente citato in pubblicazioni sia di carattere filosofico sia teologico. Lo studio propone una presentazione complessiva della teologia di Jüngel ed è corredato dalla bibliografia delle sue opere (il lavoro di questo autore risultava infatti ancora poco noto alla critica italiana, benché costituisca un contributo di notevole rilevanza nell'ambito dell'attuale dibattito teologico). Il saggio mette in luce l'originalità della proposta teoretica di Jüngel, tenendo conto delle eredità di cui è debitrice (Barth, Bultmann, Bonhoeffer) e delle questioni della modernità con cui è in dialogo (teismo, ateismo, dialogo ecumenico, filosofia del linguaggio, ermeneutica). L'analisi è condotta seguendo le indicazioni programmatiche di Jüngel, che ha inteso rifondare la pensabilità e la dicibilità del divino sulla base di una pura teologia della Rivelazione. Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata all'interpretazione di un modello di pensiero che vuole costituirsi come "sequela" della fede; la seconda esamina la questione ermeneutica del linguaggio in relazione alla possibilità di esprimere il divino nelle parole umane e di formulare in modo nuovo il concetto di verità; la terza affronta il problema della fondazione teologica dell'antropologia a partire dalla meditazione cristologica e trinitaria.

Interruzione e corrispondenza. Il pensiero teologico di Eberhard Jüngel.

CISLAGHI, Alessandra
1994-01-01

Abstract

Il libro, pubblicato con il contributo del C.N.R., è la prima monografia dedicata al pensiero di Jüngel, noto teologo protestante che interpella la filosofia a partire dall’orizzonte teologico e sfida la teologia a una traduzione universalmente significante. Il saggio risulta ormai ampiamente citato in pubblicazioni sia di carattere filosofico sia teologico. Lo studio propone una presentazione complessiva della teologia di Jüngel ed è corredato dalla bibliografia delle sue opere (il lavoro di questo autore risultava infatti ancora poco noto alla critica italiana, benché costituisca un contributo di notevole rilevanza nell'ambito dell'attuale dibattito teologico). Il saggio mette in luce l'originalità della proposta teoretica di Jüngel, tenendo conto delle eredità di cui è debitrice (Barth, Bultmann, Bonhoeffer) e delle questioni della modernità con cui è in dialogo (teismo, ateismo, dialogo ecumenico, filosofia del linguaggio, ermeneutica). L'analisi è condotta seguendo le indicazioni programmatiche di Jüngel, che ha inteso rifondare la pensabilità e la dicibilità del divino sulla base di una pura teologia della Rivelazione. Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata all'interpretazione di un modello di pensiero che vuole costituirsi come "sequela" della fede; la seconda esamina la questione ermeneutica del linguaggio in relazione alla possibilità di esprimere il divino nelle parole umane e di formulare in modo nuovo il concetto di verità; la terza affronta il problema della fondazione teologica dell'antropologia a partire dalla meditazione cristologica e trinitaria.
1994
9788839907523
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