La raccolta di studi e saggi Slovenica costituisce una delle rarissime gocce d’argomento italoslovenistico nel mare dell’offerta editoriale italiana. La silloge è strutturata a cerchi tematici e muove da un porto e un cuore: Trieste, città dalla slataperiana “doppia anima”, dove l’universo italiano e romanzo incontra quello sloveno e slavo. Indagando con lo scandaglio della critica e della storiografia letteraria, degli studi culturali e del saggismo il complesso rapporto tra questi due mondi da sempre in bilico tra amore e disamore, conoscenza e insipienza, collaborazione e chiusura, il volume disvela in concentrica successione: l’opus e il bios dello scrittore sloveno triestino Vladimir Bartol (Vladimir Bartol, uno scrittore sloveno di Trieste. La psicanalisi, il potere, i fondamentalismi), il microcosmo letterario e culturale sloveno del Friuli Venezia Giulia (La letteratura e la cultura slovene nel Friuli Venezia Giulia), le principali caratteristiche tipologiche della letteratura slovena in Italia (Il nome e il profumo della rosa. La letteratura slovena contemporanea in Italia), il dialogo traduttivo tra l’Italia e la Slovenia dalle origini ai giorni nostri (Per aspera ad astra. Note di bilancio sul dialogo traduttivo tra lettere italiane e slovene), la dimensione concettuale della Mitteleuropa e dell’identità slovena (La Bella Vida e il sogno (mittel)europeo), la ricezione della poesia e della figura di Francesco Petrarca in terra slovena (Le fortune slovene di Francesco Petrarca), il rizoma letterario del postmoderno nell’“altra” Europa slava (I labirinti dell’Est. Appunti sul postmodernismo nei paesi slavi) nonché il ruolo della letteratura e della cultura slovene nel contesto europeo mediterraneo (Mare-monstrum. Il Mediterraneo, l’Europa e gli sloveni nel terzo millennio). In questo viaggio critico e scientifico, Slovenica persegue uno zenit e un nadir sottolineati anche dal prefatore del volume, Claudio Magris: favorire l’osmosi tra le culture italiana e slovena, avvicinare i due popoli, partecipare a entrambi i tesori letterari e spirituali del vicino per far brillare di luce ancor più intensa la stella della pace e della convivenza nelle terre di frontiera del Nordest.

Slovenica. Peripli letterari italo-sloveni.

KOSUTA, MIRAN
2005-01-01

Abstract

La raccolta di studi e saggi Slovenica costituisce una delle rarissime gocce d’argomento italoslovenistico nel mare dell’offerta editoriale italiana. La silloge è strutturata a cerchi tematici e muove da un porto e un cuore: Trieste, città dalla slataperiana “doppia anima”, dove l’universo italiano e romanzo incontra quello sloveno e slavo. Indagando con lo scandaglio della critica e della storiografia letteraria, degli studi culturali e del saggismo il complesso rapporto tra questi due mondi da sempre in bilico tra amore e disamore, conoscenza e insipienza, collaborazione e chiusura, il volume disvela in concentrica successione: l’opus e il bios dello scrittore sloveno triestino Vladimir Bartol (Vladimir Bartol, uno scrittore sloveno di Trieste. La psicanalisi, il potere, i fondamentalismi), il microcosmo letterario e culturale sloveno del Friuli Venezia Giulia (La letteratura e la cultura slovene nel Friuli Venezia Giulia), le principali caratteristiche tipologiche della letteratura slovena in Italia (Il nome e il profumo della rosa. La letteratura slovena contemporanea in Italia), il dialogo traduttivo tra l’Italia e la Slovenia dalle origini ai giorni nostri (Per aspera ad astra. Note di bilancio sul dialogo traduttivo tra lettere italiane e slovene), la dimensione concettuale della Mitteleuropa e dell’identità slovena (La Bella Vida e il sogno (mittel)europeo), la ricezione della poesia e della figura di Francesco Petrarca in terra slovena (Le fortune slovene di Francesco Petrarca), il rizoma letterario del postmoderno nell’“altra” Europa slava (I labirinti dell’Est. Appunti sul postmodernismo nei paesi slavi) nonché il ruolo della letteratura e della cultura slovene nel contesto europeo mediterraneo (Mare-monstrum. Il Mediterraneo, l’Europa e gli sloveni nel terzo millennio). In questo viaggio critico e scientifico, Slovenica persegue uno zenit e un nadir sottolineati anche dal prefatore del volume, Claudio Magris: favorire l’osmosi tra le culture italiana e slovena, avvicinare i due popoli, partecipare a entrambi i tesori letterari e spirituali del vicino per far brillare di luce ancor più intensa la stella della pace e della convivenza nelle terre di frontiera del Nordest.
2005
9788881034109
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