Il Decreto Ministeriale n. 1699 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”, dopo quello sulle “Norme geometriche e funzionali per la costruzione delle strade” del 2001, ha reso cogente le direttive per la progettazione delle intersezioni stradali con l’obiettivo di migliorare la sicurezza in questo campo. E’ noto che l’incidentalità nelle intersezioni stradali si attesta intorno al 50 % dell’incidentalità totale, con valori ancora maggiori in ambito urbano. Anche se il decreto ha valore cogente solo per le nuove realizzazioni, esso rappresenta un fondamentale punto di riferimento per la riqualificazione di quelle esistenti. La presente nota ha l’obiettivo di evidenziare le importanti novità del Decreto soprattutto per le intersezioni più diffuse in ambito urbano: le intersezioni a raso lineari e a rotatoria. Fondamentale per una corretta progettazione è la classificazione delle intersezioni prevista dal decreto in relazione alle tipologie di strade connesse dal nodo. Nelle intersezioni lineari, la geometria degli elementi viene scelta attraverso la valutazione puntuale delle velocità di progetto nell’intersezione (diagramma delle velocità). Una particolare attenzione è rivolta alle intersezioni a rotatoria, oggi molto diffuse, sia in ambito urbano sia in quello extraurbano. Nella scelta di questa soluzione, soprattutto negli interventi di riqualifica di intersezioni esistenti, può diventare decisiva l’analisi del comportamento degli utenti, con il rilievo delle traiettorie e velocità praticate.

Le intersezioni stradali a raso. Illustrazione del DM 19.4.2006, n.1699

CRISMAN, BRUNO
2006-01-01

Abstract

Il Decreto Ministeriale n. 1699 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”, dopo quello sulle “Norme geometriche e funzionali per la costruzione delle strade” del 2001, ha reso cogente le direttive per la progettazione delle intersezioni stradali con l’obiettivo di migliorare la sicurezza in questo campo. E’ noto che l’incidentalità nelle intersezioni stradali si attesta intorno al 50 % dell’incidentalità totale, con valori ancora maggiori in ambito urbano. Anche se il decreto ha valore cogente solo per le nuove realizzazioni, esso rappresenta un fondamentale punto di riferimento per la riqualificazione di quelle esistenti. La presente nota ha l’obiettivo di evidenziare le importanti novità del Decreto soprattutto per le intersezioni più diffuse in ambito urbano: le intersezioni a raso lineari e a rotatoria. Fondamentale per una corretta progettazione è la classificazione delle intersezioni prevista dal decreto in relazione alle tipologie di strade connesse dal nodo. Nelle intersezioni lineari, la geometria degli elementi viene scelta attraverso la valutazione puntuale delle velocità di progetto nell’intersezione (diagramma delle velocità). Una particolare attenzione è rivolta alle intersezioni a rotatoria, oggi molto diffuse, sia in ambito urbano sia in quello extraurbano. Nella scelta di questa soluzione, soprattutto negli interventi di riqualifica di intersezioni esistenti, può diventare decisiva l’analisi del comportamento degli utenti, con il rilievo delle traiettorie e velocità praticate.
2006
9788884821683
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