La convezione naturale in una cavit`a quadrata, a numero di Rayleigh 1.5×109 e numero di Prandtl 0.71, `e stata analizzata tramite simulazione numerica diretta. Le pareti verticali sono mantenute a temperature diverse e costanti, mentre le pareti orizzontali sono state considerate perfettamente adiabatiche, caso A, ovvero perfettamente conduttive, caso B. Sono state effettuate simulazioni bi- e tridimensionali, al fine di evidenziare gli effetti di tridimensionalit`a del flusso in esame. `E stato rilevato che , a causa della stratificazione instabile che si genera in prossimit`a delle pareti orizzontali perfettamente conduttive, caso B, l’intensit`a della turbolenza `e molto superiore rispetto al caso A. Questa osservazione giustifica la sostanziale tridimensionalit`a della turbolenza nel caso B. La metodologia di calcolo utilizza un algoritmo ai volumi finiti del secondo ordine. A causa della presenza di strati limite di spessore molto ridotto, adiacenti alle pareti verticali, `e stato necessario stabilizzare i termini advettivi nelle equazioni di conservazione tramite la procedura QUICK
Simulazione numerica diretta della convezione naturale turbolenta in cavità quadrata
PILLER, MARZIO;MANZAN, MARCO;NOBILE, ENRICO;ZANDEGIACOMO DE ZORZI, EZIO
2005-01-01
Abstract
La convezione naturale in una cavit`a quadrata, a numero di Rayleigh 1.5×109 e numero di Prandtl 0.71, `e stata analizzata tramite simulazione numerica diretta. Le pareti verticali sono mantenute a temperature diverse e costanti, mentre le pareti orizzontali sono state considerate perfettamente adiabatiche, caso A, ovvero perfettamente conduttive, caso B. Sono state effettuate simulazioni bi- e tridimensionali, al fine di evidenziare gli effetti di tridimensionalit`a del flusso in esame. `E stato rilevato che , a causa della stratificazione instabile che si genera in prossimit`a delle pareti orizzontali perfettamente conduttive, caso B, l’intensit`a della turbolenza `e molto superiore rispetto al caso A. Questa osservazione giustifica la sostanziale tridimensionalit`a della turbolenza nel caso B. La metodologia di calcolo utilizza un algoritmo ai volumi finiti del secondo ordine. A causa della presenza di strati limite di spessore molto ridotto, adiacenti alle pareti verticali, `e stato necessario stabilizzare i termini advettivi nelle equazioni di conservazione tramite la procedura QUICKPubblicazioni consigliate
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