Il lavoro prende lo spunto dagli studi svolti nel passato dai geografi del Dipartimento di Scienze Geografiche e Storiche dell'Università degli Studi di Trieste sul tema confinario, relativi soprattutto al confine nordorientale d'Italia e alla quantificazione dell'esodo dei giuliano-dalmati all'indomani della Seconda Guerra Mondiale. L’attenzione è ora focalizzata soprattutto sulla rappresentazione cartografica dei fenomeni legati alla geografia della popolazione nelle Province dell’Istria, del Carnaro e di Zara nell’estensione territoriale alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in termini dell'analisi e successiva visualizzazione delle diverse componenti linguistiche nel corso del tempo. Diversi aspetti relativi alla cartografia tematica vengono affrontati. Innanzitutto si esamina la cartografia tematica per la rappresentazione della popolazione, sottolineando alcuni problemi e limitazioni legati alla visualizzazione dei dati attribuiti a unità amministrative. Questo è tra i punti più delicati nell’ambito del lavoro svolto, in quanto le rappresentazioni cartografiche derivano dalla complessa raccolta, elaborazione, omogeneizzazione, correzione e attribuzione di dati censuari, relativi ai diversi censimenti, a unità di tipo amministrativo omogenee che consentono il confronto diacronico del dato. Inevitabile pertanto ricorrere a un certo grado di aggregazione e quindi di diluizione del dato censuario all’interno di unità di topo areale, quali quelle comunali, che di per se racchiudono sempre un certo grado di arbitrarietà e soggettività. Il secondo punto considerato riguarda l’osservazione di alcune delle realizzazioni cartografiche etniche compiute nel passato, sempre relative alla regione. Si parte dalle prime rappresentazioni tematiche ‘moderne’, risalenti al periodo austro-ungarico (metà ‘800) fino ad arrivare a quelle immediatamente successive alla II guerra mondiale, e utilizzate ai fini della delimitazione del confine nordorientale d’Italia. Le diverse caratteristiche e i ‘messaggi’ insiti nel tipo di rappresentazione costituiscono degli importanti spunti per le realizzazioni cartografiche oggetto del presente lavoro. L’ultimo punto riguarda la realizzazione vera e propria di ‘nuova’ cartografia tematica sul tema linguistico, costruita a partire dalle banche dati ottenute dall’esame dei diversi censimenti ufficiali. Da esempi di cartografie della composizione linguistica della popolazione più ‘semplici’ e destinati a rappresentare di volta in volta una sola delle caratteristiche della popolazione, si passa a quelle via via più complesse, da confrontare con le carte linguistiche realizzate nel corso del XX secolo, integrando le metodologie ‘tradizionali’ dell’indagine storiografica con quelle geografiche più attuali.

Metodologia per la costruzione di una carta etnografica

BORRUSO, GIUSEPPE
2007-01-01

Abstract

Il lavoro prende lo spunto dagli studi svolti nel passato dai geografi del Dipartimento di Scienze Geografiche e Storiche dell'Università degli Studi di Trieste sul tema confinario, relativi soprattutto al confine nordorientale d'Italia e alla quantificazione dell'esodo dei giuliano-dalmati all'indomani della Seconda Guerra Mondiale. L’attenzione è ora focalizzata soprattutto sulla rappresentazione cartografica dei fenomeni legati alla geografia della popolazione nelle Province dell’Istria, del Carnaro e di Zara nell’estensione territoriale alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in termini dell'analisi e successiva visualizzazione delle diverse componenti linguistiche nel corso del tempo. Diversi aspetti relativi alla cartografia tematica vengono affrontati. Innanzitutto si esamina la cartografia tematica per la rappresentazione della popolazione, sottolineando alcuni problemi e limitazioni legati alla visualizzazione dei dati attribuiti a unità amministrative. Questo è tra i punti più delicati nell’ambito del lavoro svolto, in quanto le rappresentazioni cartografiche derivano dalla complessa raccolta, elaborazione, omogeneizzazione, correzione e attribuzione di dati censuari, relativi ai diversi censimenti, a unità di tipo amministrativo omogenee che consentono il confronto diacronico del dato. Inevitabile pertanto ricorrere a un certo grado di aggregazione e quindi di diluizione del dato censuario all’interno di unità di topo areale, quali quelle comunali, che di per se racchiudono sempre un certo grado di arbitrarietà e soggettività. Il secondo punto considerato riguarda l’osservazione di alcune delle realizzazioni cartografiche etniche compiute nel passato, sempre relative alla regione. Si parte dalle prime rappresentazioni tematiche ‘moderne’, risalenti al periodo austro-ungarico (metà ‘800) fino ad arrivare a quelle immediatamente successive alla II guerra mondiale, e utilizzate ai fini della delimitazione del confine nordorientale d’Italia. Le diverse caratteristiche e i ‘messaggi’ insiti nel tipo di rappresentazione costituiscono degli importanti spunti per le realizzazioni cartografiche oggetto del presente lavoro. L’ultimo punto riguarda la realizzazione vera e propria di ‘nuova’ cartografia tematica sul tema linguistico, costruita a partire dalle banche dati ottenute dall’esame dei diversi censimenti ufficiali. Da esempi di cartografie della composizione linguistica della popolazione più ‘semplici’ e destinati a rappresentare di volta in volta una sola delle caratteristiche della popolazione, si passa a quelle via via più complesse, da confrontare con le carte linguistiche realizzate nel corso del XX secolo, integrando le metodologie ‘tradizionali’ dell’indagine storiografica con quelle geografiche più attuali.
2007
9788895716022
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