In questo volume è stata analizzata l’intera produzione teatrale di Italo Svevo, dalle opere giovanili fino a La Rigenerazione, il seguito ideale della Coscienza di Zeno. Per comprendere l’iter drammaturgico, privo molto spesso di una datazione certa, si è dovuto confrontare le singole opere teatrali con racconti, romanzi, saggi, sullo sfondo di scelte filosofiche che, nel loro succedersi storico, da Darwin a Schopenhauer, da Nietzsche a Freud, passando per altre molteplici fonti, hanno segnato la sua intera evoluzione narrativa. Mentre si è potuto così proporre una cronologia a tratti diversa da quella fino a questo momento adottata, si sono potuti fare dei confronti significativi per quanto riguarda la tipologia dei personaggi.Pur nell’intreccio tra elementi così complessi è emersa infatti con certa chiarezza una differenza tra romanzi e commedie: il protagonista, inetto nel primo caso e invece tendenzialmente propositivo nel secondo, ha una valenza più autobiografica nelle pièce; i personaggi secondari teatrali non sono competitivi col protagonista, che , contrariamente a quello letterario, non ha antagonisti; la distanza tra punto di vista del narratore e quello del protagonista nella commedia tendenzialmente si accorcia, in modo che la maschera dietro cui si nascondono Alfonso, Emilio e Zeno ha qui una rilevanza molto minore. Ovviamente tutti i temi della poetica sveviana (malattia/salute; forza/debolezza; gioventù/vecchiaia, cura/rifiuto, ecc.) sono stati così ripercorsi in una prospettiva che ha permesso non solo di integrare notizie biografiche e bibliografiche sulla vita e sulla cultura sveviana (tra l’altro la conoscenza di testi di psicologia sperimentale di uno scienziato triestino che scriveva in tedesco e che presta le sue teorie nello Specifico del dott. Menghi) ma anche di mostrare con tutta evidenza la complessità dell’elaborazione di tesi che in parte confluiscono nelle più note opere narrative.
La forma delle forme. Il teatro di Italo Svevo
BENUSSI, MARIA CRISTINA
2007-01-01
Abstract
In questo volume è stata analizzata l’intera produzione teatrale di Italo Svevo, dalle opere giovanili fino a La Rigenerazione, il seguito ideale della Coscienza di Zeno. Per comprendere l’iter drammaturgico, privo molto spesso di una datazione certa, si è dovuto confrontare le singole opere teatrali con racconti, romanzi, saggi, sullo sfondo di scelte filosofiche che, nel loro succedersi storico, da Darwin a Schopenhauer, da Nietzsche a Freud, passando per altre molteplici fonti, hanno segnato la sua intera evoluzione narrativa. Mentre si è potuto così proporre una cronologia a tratti diversa da quella fino a questo momento adottata, si sono potuti fare dei confronti significativi per quanto riguarda la tipologia dei personaggi.Pur nell’intreccio tra elementi così complessi è emersa infatti con certa chiarezza una differenza tra romanzi e commedie: il protagonista, inetto nel primo caso e invece tendenzialmente propositivo nel secondo, ha una valenza più autobiografica nelle pièce; i personaggi secondari teatrali non sono competitivi col protagonista, che , contrariamente a quello letterario, non ha antagonisti; la distanza tra punto di vista del narratore e quello del protagonista nella commedia tendenzialmente si accorcia, in modo che la maschera dietro cui si nascondono Alfonso, Emilio e Zeno ha qui una rilevanza molto minore. Ovviamente tutti i temi della poetica sveviana (malattia/salute; forza/debolezza; gioventù/vecchiaia, cura/rifiuto, ecc.) sono stati così ripercorsi in una prospettiva che ha permesso non solo di integrare notizie biografiche e bibliografiche sulla vita e sulla cultura sveviana (tra l’altro la conoscenza di testi di psicologia sperimentale di uno scienziato triestino che scriveva in tedesco e che presta le sue teorie nello Specifico del dott. Menghi) ma anche di mostrare con tutta evidenza la complessità dell’elaborazione di tesi che in parte confluiscono nelle più note opere narrative.Pubblicazioni consigliate
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