In un contesto di stabilità regionale la Sardegna presenta, nel Golfo di Orosei (Sardegna orientale), un solco di battente marino continuo e lungo 30 km circa, attribuito al Tirreniano, posto ad una quota superiore (10.5-7.6 m) rispetto al livello atteso (6±3 m), per una zona tettonicamente stabile. Per analizzare il problema, si è studiata la risposta flessurale della crosta, a carichi crostali. Tali carichi possono essere interni ed esterni all’isola, ma devono essere posteriori alla formazione della linea di costa Tirreniana. Si offre pertanto un quadro generale delle età delle vulcaniti recenti presenti nell’isola e degli eventuali depositi vulcanici a mare. Successivamente, in base ad una modellazione isostatica multiparametrica, si analizza l’influenza sulla linea di costa di un carico vulcanico tipo. Un ulteriore modello analitico ha simulato la presenza di un batolite/laccolite ubicato nelle aree limitrofe al golfo. I test sintetici hanno dimostrato che i carichi continentali non riescono a spiegare l’anomalia, che sembra invece ben correlata con una spinta dal basso verso l’alto legata alla presenza di attività vulcanica limitrofa.
Sea level change and relationship with the volcanic load: the Sardinian Volcanism
MARIANI, PATRIZIA;BRAITENBERG, CARLA
2008-01-01
Abstract
In un contesto di stabilità regionale la Sardegna presenta, nel Golfo di Orosei (Sardegna orientale), un solco di battente marino continuo e lungo 30 km circa, attribuito al Tirreniano, posto ad una quota superiore (10.5-7.6 m) rispetto al livello atteso (6±3 m), per una zona tettonicamente stabile. Per analizzare il problema, si è studiata la risposta flessurale della crosta, a carichi crostali. Tali carichi possono essere interni ed esterni all’isola, ma devono essere posteriori alla formazione della linea di costa Tirreniana. Si offre pertanto un quadro generale delle età delle vulcaniti recenti presenti nell’isola e degli eventuali depositi vulcanici a mare. Successivamente, in base ad una modellazione isostatica multiparametrica, si analizza l’influenza sulla linea di costa di un carico vulcanico tipo. Un ulteriore modello analitico ha simulato la presenza di un batolite/laccolite ubicato nelle aree limitrofe al golfo. I test sintetici hanno dimostrato che i carichi continentali non riescono a spiegare l’anomalia, che sembra invece ben correlata con una spinta dal basso verso l’alto legata alla presenza di attività vulcanica limitrofa.Pubblicazioni consigliate
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