Nella nota sono descritte le risultanze di due diverse serie di sperimentazioni di laboratorio, mirate a definire le dimensioni degli ammassi di detriti legnosi che possono venirsi a formare in corrispondenza delle pile dei ponti e le conseguenze della loro interazione con la corrente, con particolare riguardo all’incremento dei fenomeni erosivi localizzati che possono verificarsi in tale contesto. Il fatto che sempre più raramente venga operata una corretta manutenzione in relazione alle specie arboree presenti sulle sponde dell’alveo, è causa di immissione di rilevanti quantità di detriti arborei in occasione dei fenomeni di piena. Tronchi e detriti già presenti sulle banche, o in conseguenza alla naturale mortalità delle specie arboree, o perché depositati da una piena precedente, o perché rovesciati dal vento, in occasione di piene vengono a sommarsi a quelli trascinati in alveo dall’erosione spondale. Le pile dei ponti costituiscono da parte loro un facile innesco per la formazione di ammassi che possono talvolta assumere dimensioni imponenti, realizzando, oltre non altrimenti previsti fenomeni di rigurgito, considerevoli incrementi degli scavi localizzati. Nella prima parte la nota riassume i risultati di una estesa sperimentazione di laboratorio sviluppata al fine di poter fornire indicazioni sulla massima dimensione degli ammassi, anche in relazione alla geometria delle pile. I risultati di una ulteriore recente serie di sperimentazioni, sviluppate per indagare i fenomeni erosivi localizzati generati da tali ammassi, sono descritti nella seconda parte della memoria.
INTERAZIONE FRA ACCUMULI DI DETRITI GALLEGGIANTI E LE PILE DEI PONTI
FIOROTTO, Virgilio
2012-01-01
Abstract
Nella nota sono descritte le risultanze di due diverse serie di sperimentazioni di laboratorio, mirate a definire le dimensioni degli ammassi di detriti legnosi che possono venirsi a formare in corrispondenza delle pile dei ponti e le conseguenze della loro interazione con la corrente, con particolare riguardo all’incremento dei fenomeni erosivi localizzati che possono verificarsi in tale contesto. Il fatto che sempre più raramente venga operata una corretta manutenzione in relazione alle specie arboree presenti sulle sponde dell’alveo, è causa di immissione di rilevanti quantità di detriti arborei in occasione dei fenomeni di piena. Tronchi e detriti già presenti sulle banche, o in conseguenza alla naturale mortalità delle specie arboree, o perché depositati da una piena precedente, o perché rovesciati dal vento, in occasione di piene vengono a sommarsi a quelli trascinati in alveo dall’erosione spondale. Le pile dei ponti costituiscono da parte loro un facile innesco per la formazione di ammassi che possono talvolta assumere dimensioni imponenti, realizzando, oltre non altrimenti previsti fenomeni di rigurgito, considerevoli incrementi degli scavi localizzati. Nella prima parte la nota riassume i risultati di una estesa sperimentazione di laboratorio sviluppata al fine di poter fornire indicazioni sulla massima dimensione degli ammassi, anche in relazione alla geometria delle pile. I risultati di una ulteriore recente serie di sperimentazioni, sviluppate per indagare i fenomeni erosivi localizzati generati da tali ammassi, sono descritti nella seconda parte della memoria.Pubblicazioni consigliate
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