OBIETTIVI: I Norovirus sono virus a RNA responsabili di epidemie di gastroenteriti di origine alimentare o nosocomiale e sono caratterizzati da una notevole variabilità genetica legata a fenomeni di drift e shift antigenico. La variabilità genetica è responsabile di una diversa sensibilità dei test diagnostici convenzionali nell’identificazione delle diverse varianti del virus e rende quindi necessario l’impiego combinato di tecniche immunoenzimatiche e molecolari. A partire dal 2005 l’UCO Igiene dell’Università di Trieste collabora con i Dipartimenti di Prevenzione allo studio delle epidemie di gastroenteriti virali (GeV) nel Friuli Venezia Giulia. Inoltre dalla stagione 2010/2011 ha attivato un progetto di sorveglianza virologica delle GeV nella città di Trieste in collaborazione con alcuni pediatri di libera scelta e con il Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile IRCCS “Burlo Garofolo”. METODI: Le indagini di laboratorio comprendono un test immunoenzimatico (R-Biopharm) e tecniche di amplificazione genica (Argene; home made RTPCR). I campioni positivi sono stati tipizzati mediante sequenziamento parziale delle regioni genomiche ORF1 e ORF2. RISULTATI: Tra il 2005 ed il 2011 sono state studiate 7 epidemie da Norovirus: tre nosocomiali e quattro alimentari. Dal 2007 il sottotipo più frequentemente identificato è stato il GII.; nel 2005/2006 sono stati isolati i genotipi GII.7 e GII.2 mentre il genotipo GII.14 è stato riscontrato in maniera episodica. Nella stagione 2010/2011 dalla rete della sorveglianza sono stati analizzati 65 campioni. 14 campioni sono risultati positivi mediante real time PCR, di questi soltanto 6 sono risultati positivi al solo test EIA. Il sequenziamento ha permesso di identificare 3 genotipi circolanti: GII.1, che non era stato precedentemente rilevato nella nostra area, GII.3 e GII.4, cui apparteneva la metà dei virus identificati. CONCLUSIONI: I risultati emersi dallo studio sottolineano l’importanza dell’impiego simultaneo di diverse tecniche diagnostiche nei casi di sospetta infezione da Norovirus per la possibilità di ottenere risultati falsi negativi anche con test ad elevata sensibilità. Inoltre la sorveglianza virologica delle infezioni da Norovirus sia in ambito istituzionale che territoriale è importante per individuare precocemente le varianti circolanti per conoscere la predittività dei test in uso e per potenziare le misure di prevenzione delle epidemie nelle strutture a rischio.
EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DEI NOROVIRUS IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEGLI ANNI 2005-2011
SANTON, Daniela;D'AGARO, PIERLANFRANCO
2012-01-01
Abstract
OBIETTIVI: I Norovirus sono virus a RNA responsabili di epidemie di gastroenteriti di origine alimentare o nosocomiale e sono caratterizzati da una notevole variabilità genetica legata a fenomeni di drift e shift antigenico. La variabilità genetica è responsabile di una diversa sensibilità dei test diagnostici convenzionali nell’identificazione delle diverse varianti del virus e rende quindi necessario l’impiego combinato di tecniche immunoenzimatiche e molecolari. A partire dal 2005 l’UCO Igiene dell’Università di Trieste collabora con i Dipartimenti di Prevenzione allo studio delle epidemie di gastroenteriti virali (GeV) nel Friuli Venezia Giulia. Inoltre dalla stagione 2010/2011 ha attivato un progetto di sorveglianza virologica delle GeV nella città di Trieste in collaborazione con alcuni pediatri di libera scelta e con il Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile IRCCS “Burlo Garofolo”. METODI: Le indagini di laboratorio comprendono un test immunoenzimatico (R-Biopharm) e tecniche di amplificazione genica (Argene; home made RTPCR). I campioni positivi sono stati tipizzati mediante sequenziamento parziale delle regioni genomiche ORF1 e ORF2. RISULTATI: Tra il 2005 ed il 2011 sono state studiate 7 epidemie da Norovirus: tre nosocomiali e quattro alimentari. Dal 2007 il sottotipo più frequentemente identificato è stato il GII.; nel 2005/2006 sono stati isolati i genotipi GII.7 e GII.2 mentre il genotipo GII.14 è stato riscontrato in maniera episodica. Nella stagione 2010/2011 dalla rete della sorveglianza sono stati analizzati 65 campioni. 14 campioni sono risultati positivi mediante real time PCR, di questi soltanto 6 sono risultati positivi al solo test EIA. Il sequenziamento ha permesso di identificare 3 genotipi circolanti: GII.1, che non era stato precedentemente rilevato nella nostra area, GII.3 e GII.4, cui apparteneva la metà dei virus identificati. CONCLUSIONI: I risultati emersi dallo studio sottolineano l’importanza dell’impiego simultaneo di diverse tecniche diagnostiche nei casi di sospetta infezione da Norovirus per la possibilità di ottenere risultati falsi negativi anche con test ad elevata sensibilità. Inoltre la sorveglianza virologica delle infezioni da Norovirus sia in ambito istituzionale che territoriale è importante per individuare precocemente le varianti circolanti per conoscere la predittività dei test in uso e per potenziare le misure di prevenzione delle epidemie nelle strutture a rischio.Pubblicazioni consigliate
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