Alla fine degli anni Sessanta la RAI decide di realizzare una miniserie sulla vita di Carlo Goldoni, affidandone a Giorgio Strehler la regia e la preparazione della sceneggiatura. Il regista si mette subito all’opera e, nel 1971, porta a conclusione un imponente lavoro in cinque episodi, di quasi mille pagine. Il progetto tuttavia, dopo varie vicissitudini, non giunge a realizzazione e già al termine degli anni Settanta il regista dichiarava di aver perduto irrimediabilmente le sceneggiature originali. Sebbene accantonato dalla RAI, il progetto su Goldoni non viene mai abbandonato da Strehler, che per quasi trent’anni continua a lavorarci fino a concepire, negli ultimi anni di esistenza, un monumentale spettacolo sul commediografo veneziano, che avrebbe dovuto andare in scena al Piccolo nel 1998. Alla morte del regista (1997) il suo archivio privato è stato donato al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, dando così vita al “Fondo Strehler”. Dal riordino delle carte sono riemerse le sceneggiature originali per tanto tempo ritenute perse, che ora si pubblicano in questo volume. Più che uno strumento tecnico, queste cinque sceneggiature costituiscono un’affascinante saggio sulla vita di Goldoni e, allo stesso tempo, sono specchio dell’esperienza umana e artistica di Strehler, che nel commediografo veneziano si identificava a tal punto da indicarlo, nelle sceneggiature, con la sola lettera “G”. Un singolare gioco di specchi, in cui il teatro del Settecento si riflette in quello del Novecento, le problematiche di allora in quelle di oggi, l’esperienza biografica di Goldoni in quella di Strehler.
Mémoires. Sceneggiature per l'originale televisivo sulla vita di Carlo Goldoni
QUAZZOLO, PAOLO
2012-01-01
Abstract
Alla fine degli anni Sessanta la RAI decide di realizzare una miniserie sulla vita di Carlo Goldoni, affidandone a Giorgio Strehler la regia e la preparazione della sceneggiatura. Il regista si mette subito all’opera e, nel 1971, porta a conclusione un imponente lavoro in cinque episodi, di quasi mille pagine. Il progetto tuttavia, dopo varie vicissitudini, non giunge a realizzazione e già al termine degli anni Settanta il regista dichiarava di aver perduto irrimediabilmente le sceneggiature originali. Sebbene accantonato dalla RAI, il progetto su Goldoni non viene mai abbandonato da Strehler, che per quasi trent’anni continua a lavorarci fino a concepire, negli ultimi anni di esistenza, un monumentale spettacolo sul commediografo veneziano, che avrebbe dovuto andare in scena al Piccolo nel 1998. Alla morte del regista (1997) il suo archivio privato è stato donato al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, dando così vita al “Fondo Strehler”. Dal riordino delle carte sono riemerse le sceneggiature originali per tanto tempo ritenute perse, che ora si pubblicano in questo volume. Più che uno strumento tecnico, queste cinque sceneggiature costituiscono un’affascinante saggio sulla vita di Goldoni e, allo stesso tempo, sono specchio dell’esperienza umana e artistica di Strehler, che nel commediografo veneziano si identificava a tal punto da indicarlo, nelle sceneggiature, con la sola lettera “G”. Un singolare gioco di specchi, in cui il teatro del Settecento si riflette in quello del Novecento, le problematiche di allora in quelle di oggi, l’esperienza biografica di Goldoni in quella di Strehler.Pubblicazioni consigliate
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