La memoria esamina le modalità delle verifiche a fatica proposte da alcuni fra i maggiori Enti di classificazione navale. Dopo aver richiamato il procedimento diretto di verifica a fatica e quello basato sul modello di Weibull, vengono illustrate le basi teoriche su cui sono fondate le diverse procedure indicate dai Registri. Nella memoria si pone l’accento sulle diverse possibili modalità di individuazione della risposta tensionale nel punto critico di una struttura. Infatti, a seconda del grado di finezza degli “elementi finiti” adottati, si possono trarre le tensioni nominali o quelle geometriche (hot-spot stress) o addirittura quelle di picco (notch stress). Ovviamente il confronto tra la risposta e la capacità (espressa tramite le curve S-N) deve venir fatto con riferimenti congruenti. Dopo questa premessa viene illustrato il procedimento analitico, chiarendo come esso possa essere praticamente utilizzato una volta noti i parametri (di scala e di forma) che permettono di particolarizzarlo al caso che si intende esaminare. La memoria mette in evidenza come le procedure adottate dai vari Registri, che rientrano nella filosofia del Permissible Stress Range Approach, abbiano la stessa base teorica riconducibile ad una modellazione alla Weibull. Si sottolinea poi come, ancorché vi siano non piccole differenze formali ed anche sostanziali, un’indagine più attenta faccia emergere essenziali caratteristiche comuni. Dopo aver descritto in dettaglio le diverse procedure, evidenziandone carenze e punti forti, si procede in applicazioni pratiche parallele, i cui risultati vengono poi confrontati tra loro e anche con quelli derivanti da un calcolo diretto e da altro sviluppato con il modello alla Weibull, quest’ultimo tarato secondo le indicazioni degli autori.
Spectral Procedures and Simplified Approaches in the Fatigue Analysis of Ship Structures
BIOT, MARCO;MARINO', ALBERTO
2005-01-01
Abstract
La memoria esamina le modalità delle verifiche a fatica proposte da alcuni fra i maggiori Enti di classificazione navale. Dopo aver richiamato il procedimento diretto di verifica a fatica e quello basato sul modello di Weibull, vengono illustrate le basi teoriche su cui sono fondate le diverse procedure indicate dai Registri. Nella memoria si pone l’accento sulle diverse possibili modalità di individuazione della risposta tensionale nel punto critico di una struttura. Infatti, a seconda del grado di finezza degli “elementi finiti” adottati, si possono trarre le tensioni nominali o quelle geometriche (hot-spot stress) o addirittura quelle di picco (notch stress). Ovviamente il confronto tra la risposta e la capacità (espressa tramite le curve S-N) deve venir fatto con riferimenti congruenti. Dopo questa premessa viene illustrato il procedimento analitico, chiarendo come esso possa essere praticamente utilizzato una volta noti i parametri (di scala e di forma) che permettono di particolarizzarlo al caso che si intende esaminare. La memoria mette in evidenza come le procedure adottate dai vari Registri, che rientrano nella filosofia del Permissible Stress Range Approach, abbiano la stessa base teorica riconducibile ad una modellazione alla Weibull. Si sottolinea poi come, ancorché vi siano non piccole differenze formali ed anche sostanziali, un’indagine più attenta faccia emergere essenziali caratteristiche comuni. Dopo aver descritto in dettaglio le diverse procedure, evidenziandone carenze e punti forti, si procede in applicazioni pratiche parallele, i cui risultati vengono poi confrontati tra loro e anche con quelli derivanti da un calcolo diretto e da altro sviluppato con il modello alla Weibull, quest’ultimo tarato secondo le indicazioni degli autori.Pubblicazioni consigliate
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