Nel solco di una ricerca sulle culture del mare in ambito europeo ed extraeuropeo da diversi anni intrapresa a Trieste, questo volume raccoglie i risultati di un nuovo studio progettato e realizzato da alcuni membri del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, con il contributo di colleghi degli Atenei di Bologna, Milano, Limoges e dello European College of Liberal Arts di Berlino. Le quattro sezioni in cui è strutturato il volume intendono rendere conto dell’intreccio di prospettive che sostanzia ogni riflessione critica sulle diverse forme di espressione delle culture del mare, in un dialogare di competenze e geografie culturali che tocca le sponde d’Europa: il Mare del Nord, la Manica, il Mediterraneo e l’Adriatico. Un “gioco” di sponde che raccorda l’idea di mare aperto, “stretto”, come il fiordo e la Manica, di mare chiuso, sia con le dinamiche storiche della portualità, sia con la presenza, ineludibile, dell’isola come unità del pensiero e del luogo, della forma e dello spazio, punto nodale che raccoglie in tensione le varie maglie di una rete più ampia. Si tratta, allora, di concepire il mare e lo spazio costiero come luogo delle tradizioni e delle contraddizioni, spazio che vive e si trasforma insieme all’identità delle genti che lo abitano. Civiltà del mare è impreziosito, a conclusione delle quattro sezioni, da un breve e intenso racconto inedito in Italia, Les yeux volés, di MAHI BINEBINE, che pubblichiamo per gentile concessione dell’autore.
Civiltà del mare e navigazioni interculturali: sponde d'Europa e l' "isola" Trieste
QUAZZOLO, PAOLO;
2012-01-01
Abstract
Nel solco di una ricerca sulle culture del mare in ambito europeo ed extraeuropeo da diversi anni intrapresa a Trieste, questo volume raccoglie i risultati di un nuovo studio progettato e realizzato da alcuni membri del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, con il contributo di colleghi degli Atenei di Bologna, Milano, Limoges e dello European College of Liberal Arts di Berlino. Le quattro sezioni in cui è strutturato il volume intendono rendere conto dell’intreccio di prospettive che sostanzia ogni riflessione critica sulle diverse forme di espressione delle culture del mare, in un dialogare di competenze e geografie culturali che tocca le sponde d’Europa: il Mare del Nord, la Manica, il Mediterraneo e l’Adriatico. Un “gioco” di sponde che raccorda l’idea di mare aperto, “stretto”, come il fiordo e la Manica, di mare chiuso, sia con le dinamiche storiche della portualità, sia con la presenza, ineludibile, dell’isola come unità del pensiero e del luogo, della forma e dello spazio, punto nodale che raccoglie in tensione le varie maglie di una rete più ampia. Si tratta, allora, di concepire il mare e lo spazio costiero come luogo delle tradizioni e delle contraddizioni, spazio che vive e si trasforma insieme all’identità delle genti che lo abitano. Civiltà del mare è impreziosito, a conclusione delle quattro sezioni, da un breve e intenso racconto inedito in Italia, Les yeux volés, di MAHI BINEBINE, che pubblichiamo per gentile concessione dell’autore.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.