Il volume si propone di illustrare attraverso una serie di testimonianze cartografiche, l’evolversi degli accadimenti storici che hanno segnato le aree dell’Alto Adriatico dal secolo XVI al XX determinando inevitabili e significativi mutamenti delle linee confinarie. Il vasto corredo cartografico testimonia oltre al susseguirsi delle vicende storiche che hanno caratterizzato queste aree, con la costruzione e lo smembramento del loro mosaico geopolitico, anche il declino della Serenissima, l’ascesa della Casa d’Austria, la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, l’ingerenza di Napoleone con la costituzione delle Province Illiriche, la nascita del Regno d’Italia ma soprattutto la continua fluttuazione dei confini nello scacchiere dell’Europa centro-orientale. Accanto ai confini di Stato, le linee tracciate rimarcano di volta in volta le aggregazioni e le divisioni delle unità amministrative, le contee (Gorizia e Gradisca), i governatorati (Venezia e Milano), le provincie (del Lombardo-Veneto), i lander austriaci, le regioni italiane ecc. con una precisione sempre maggiore quanto più la carta diventa strumento di governo del territorio. L’insieme di questa breve raccolta è stimolo anche per una riflessione sul primo costituirsi e sulla diffusione di un organismo territoriale ritagliato attorno al concetto di stato-nazione, sulla crisi degli imperi plurinazionali, sulla loro lenta agonia fino al consolidarsi di partizioni territoriali rigide quale risultato di conflitti mondiali.
Confini nel tempo. Un viaggio nella storia dell'Alto Adriatico attraverso le carte geografiche (secoli XVI e XX)
SELVA, ORIETTA;UMEK, DRAGAN
2013-01-01
Abstract
Il volume si propone di illustrare attraverso una serie di testimonianze cartografiche, l’evolversi degli accadimenti storici che hanno segnato le aree dell’Alto Adriatico dal secolo XVI al XX determinando inevitabili e significativi mutamenti delle linee confinarie. Il vasto corredo cartografico testimonia oltre al susseguirsi delle vicende storiche che hanno caratterizzato queste aree, con la costruzione e lo smembramento del loro mosaico geopolitico, anche il declino della Serenissima, l’ascesa della Casa d’Austria, la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, l’ingerenza di Napoleone con la costituzione delle Province Illiriche, la nascita del Regno d’Italia ma soprattutto la continua fluttuazione dei confini nello scacchiere dell’Europa centro-orientale. Accanto ai confini di Stato, le linee tracciate rimarcano di volta in volta le aggregazioni e le divisioni delle unità amministrative, le contee (Gorizia e Gradisca), i governatorati (Venezia e Milano), le provincie (del Lombardo-Veneto), i lander austriaci, le regioni italiane ecc. con una precisione sempre maggiore quanto più la carta diventa strumento di governo del territorio. L’insieme di questa breve raccolta è stimolo anche per una riflessione sul primo costituirsi e sulla diffusione di un organismo territoriale ritagliato attorno al concetto di stato-nazione, sulla crisi degli imperi plurinazionali, sulla loro lenta agonia fino al consolidarsi di partizioni territoriali rigide quale risultato di conflitti mondiali.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.