La presenza di depositi debritici in un’area interessata negli ultimi decenni da bassa sismicità ma caratterizzata da strutture attive e potenzialmente sismogenetiche ha posto le basi per un’analisi più approfondita dei caratteri degli eventi debritici segnalati e dei meccanismi di innesco. A tal fine sono stati utilizzati dati Multibeam e sismici ad alta (Sparker, 1kj) ed altissima (Chirp) risoluzione, registrati nell’ambito del Progetto“Teatioca-2010” (R/V Urania; IAMC di Napoli, Università di Napoli, Palermo e Trieste e INGV di Roma).

Estensione e ciclicità di accumuli debritici tardo-pleistocenici nei bacini di Sibari e Corigliano (Mar Ionio): implicazioni per la tettonica recente ed attiva.

MORELLI, Danilo;
2013-01-01

Abstract

La presenza di depositi debritici in un’area interessata negli ultimi decenni da bassa sismicità ma caratterizzata da strutture attive e potenzialmente sismogenetiche ha posto le basi per un’analisi più approfondita dei caratteri degli eventi debritici segnalati e dei meccanismi di innesco. A tal fine sono stati utilizzati dati Multibeam e sismici ad alta (Sparker, 1kj) ed altissima (Chirp) risoluzione, registrati nell’ambito del Progetto“Teatioca-2010” (R/V Urania; IAMC di Napoli, Università di Napoli, Palermo e Trieste e INGV di Roma).
2013
http://istituto.ingv.it/l-ingv/produzione-scientifica/miscellanea-ingv/archivio/copy4_of_numeri-pubblicati-2010/2013-06-14.1506246216
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