L’identità urbana di Trieste, le relazioni tra la città e il porto e il suo essere una città porto sono tutti elementi complessi, contraddittori e mutevoli nel tempo. Questo sia per i modi in cui si sono/sono stati costruiti, sia per il loro rapportarsi con le storie degli spazi cui la città era prossima e collegata e in cui era inserita e sia per i modi, mitici e mitizzanti, in cui sono stati rappresentati e utilizzati nelle contese proprie dell’agone cittadino e in quelle che, anche esterne a tale arena, hanno coinvolto Trieste. Così la città e il suo porto appaiono “artificiali” non tanto perché risultato di un intervento esterno e pianificato – quello degli imperatori asburgici –, ma perché spesso soggetti e oggetti di narrazioni “artificiali” che, teleologicamente, hanno cercato di modellarne le identità in funzione delle diverse competizioni e concorrenze. La verifica di tali narrazioni, quindi, non può prescindere dalla ricostruzione delle basi materiali che sono al fondamento delle identità di città e porto, delle loro relazioni e della loro veloce crescita. Obiettivo di questo scritto è quello di cercare di ipotizzare alcune tappe nell’evoluzione dei rapporti tra la città e il suo porto tra XVIII e XXI secolo, cercando di comprendere come il mutare di tali rapporti abbia influenzato la costruzione delle identità urbane e nel contempo di isolare, nei vari periodi, i fattori di successo del sistema economico triestino.
La Filadelfia d'Europa e il suo porto. Crescita, poteri e miti a Trieste
ANDREOZZI, DANIELE
2014-01-01
Abstract
L’identità urbana di Trieste, le relazioni tra la città e il porto e il suo essere una città porto sono tutti elementi complessi, contraddittori e mutevoli nel tempo. Questo sia per i modi in cui si sono/sono stati costruiti, sia per il loro rapportarsi con le storie degli spazi cui la città era prossima e collegata e in cui era inserita e sia per i modi, mitici e mitizzanti, in cui sono stati rappresentati e utilizzati nelle contese proprie dell’agone cittadino e in quelle che, anche esterne a tale arena, hanno coinvolto Trieste. Così la città e il suo porto appaiono “artificiali” non tanto perché risultato di un intervento esterno e pianificato – quello degli imperatori asburgici –, ma perché spesso soggetti e oggetti di narrazioni “artificiali” che, teleologicamente, hanno cercato di modellarne le identità in funzione delle diverse competizioni e concorrenze. La verifica di tali narrazioni, quindi, non può prescindere dalla ricostruzione delle basi materiali che sono al fondamento delle identità di città e porto, delle loro relazioni e della loro veloce crescita. Obiettivo di questo scritto è quello di cercare di ipotizzare alcune tappe nell’evoluzione dei rapporti tra la città e il suo porto tra XVIII e XXI secolo, cercando di comprendere come il mutare di tali rapporti abbia influenzato la costruzione delle identità urbane e nel contempo di isolare, nei vari periodi, i fattori di successo del sistema economico triestino.Pubblicazioni consigliate
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