L’applicazione di tecniche di NF per il trattamento cognitivo di pazienti affetti da MP è apparsa valida al pari dei trattamenti cognitivi convenzionali. L’incremento dei livelli motivazionali del gruppo sperimentale sembra imputabile alla percezione che il paziente ha di esercitare un controllo sulle proprie prestazioni cognitive (presupposto del NF training) aumentando così il senso di autoefficacia. Lo studio palesa inoltre come tali approcci terapeutici, avvalendosi delle nuove tecnologie, risultino più dinamici e più adattabili alle reali necessità dei pazienti, che mostrano un elevato grado di soddisfazione e simultaneamente modificano la propria fisiologia cerebrale. Il potenziamento di ritmi rapidi e il conseguente incremento dei livelli attentivi e delle abilità di shifting sembra avere ricadute favorevoli sia nello svolgimento di compiti cognitivi richiedenti l’intervento di processi attenzionali che nelle attività di vita del paziente, nelle quali, le funzioni attentivo-esecutive sono implicate quotidianamente. Considerando che il training cognitivo nella MP ritarda l’evoluzione del MCI in demenza, ci si auspica che queste nuove proposte terapeutiche siano sempre più implementate e che gli incoraggianti risultati ottenuti in età evolutiva con i bambini affetti da ADHD possano riproporsi in età adulta e geriatrica. Essendo il tracciato EEG nettamente rallentato nella MP, lo studio sarà ampliato indagando le modificazioni EEG eventualmente indotte dalla neuroriabilitazione.

La riabilitazione cognitiva nella Malattia di Parkinson: nuove applicazioni delle tecniche di Neurofeedback

LAVERMICOCCA, VALENTINA;BATTAGLINI, PIERO PAOLO
2014-01-01

Abstract

L’applicazione di tecniche di NF per il trattamento cognitivo di pazienti affetti da MP è apparsa valida al pari dei trattamenti cognitivi convenzionali. L’incremento dei livelli motivazionali del gruppo sperimentale sembra imputabile alla percezione che il paziente ha di esercitare un controllo sulle proprie prestazioni cognitive (presupposto del NF training) aumentando così il senso di autoefficacia. Lo studio palesa inoltre come tali approcci terapeutici, avvalendosi delle nuove tecnologie, risultino più dinamici e più adattabili alle reali necessità dei pazienti, che mostrano un elevato grado di soddisfazione e simultaneamente modificano la propria fisiologia cerebrale. Il potenziamento di ritmi rapidi e il conseguente incremento dei livelli attentivi e delle abilità di shifting sembra avere ricadute favorevoli sia nello svolgimento di compiti cognitivi richiedenti l’intervento di processi attenzionali che nelle attività di vita del paziente, nelle quali, le funzioni attentivo-esecutive sono implicate quotidianamente. Considerando che il training cognitivo nella MP ritarda l’evoluzione del MCI in demenza, ci si auspica che queste nuove proposte terapeutiche siano sempre più implementate e che gli incoraggianti risultati ottenuti in età evolutiva con i bambini affetti da ADHD possano riproporsi in età adulta e geriatrica. Essendo il tracciato EEG nettamente rallentato nella MP, lo studio sarà ampliato indagando le modificazioni EEG eventualmente indotte dalla neuroriabilitazione.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11368/2833566
 Avviso

Registrazione in corso di verifica.
La registrazione di questo prodotto non è ancora stata validata in ArTS.

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact