La rappresentazione sociale delle persone adulte con disabilità, specie se di natura intellettiva e psichica, evidenzia ancora oggi molte riserve sulla possibilità che esse abbiano una vita indipendente, magari con un proprio lavoro e una propria abitazione. Nonostante i molti progressi sul piano dei principi e dei diritti, gli approcci al problema, nella maggior parte dei casi, rimangono di tipo assistenziale e custodialistico, contribuendo così a confermare nell'immaginario collettivo l'idea che disabilità e autonomia non siano mai del tutto conciliabili. Per chi è disabile, l'adultità è una condizione fuori tempo, un perenne disallineamento fra età anagrafica e il ruolo, le funzioni e le potenzialità che la società, di norma, associa a quella fase della vita. La sfida dell'inclusione sociale, però, non ammette interruzioni e fuori dalle mura scolastiche si traduce in progetti educativi che offrano alle persone con disabilità l'opportunità di andare a tempo, di riappropriarsi cioè della dimensione adulta in tutte le sue manifestazioni. Il volume trae spunto dai lavori di un convegno organizzato sul tema dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste e raccoglie una serie di contributi di ricercatori ed esperti del settore che inquadrano l'argomento attraverso le sue questioni di fondo, propongono alcune ricerche condotte in ambito nazionale e internazionale, suggeriscono metodi e strumenti per la formazione degli operatori e, infine, documentano una serie di esperienze significative realizzate da strutture e servizi sul territorio.
Andare a tempo. Ripensare la vita indipendente dell'adulto con disabilità
CORNACCHIA, MATTEO
2015-01-01
Abstract
La rappresentazione sociale delle persone adulte con disabilità, specie se di natura intellettiva e psichica, evidenzia ancora oggi molte riserve sulla possibilità che esse abbiano una vita indipendente, magari con un proprio lavoro e una propria abitazione. Nonostante i molti progressi sul piano dei principi e dei diritti, gli approcci al problema, nella maggior parte dei casi, rimangono di tipo assistenziale e custodialistico, contribuendo così a confermare nell'immaginario collettivo l'idea che disabilità e autonomia non siano mai del tutto conciliabili. Per chi è disabile, l'adultità è una condizione fuori tempo, un perenne disallineamento fra età anagrafica e il ruolo, le funzioni e le potenzialità che la società, di norma, associa a quella fase della vita. La sfida dell'inclusione sociale, però, non ammette interruzioni e fuori dalle mura scolastiche si traduce in progetti educativi che offrano alle persone con disabilità l'opportunità di andare a tempo, di riappropriarsi cioè della dimensione adulta in tutte le sue manifestazioni. Il volume trae spunto dai lavori di un convegno organizzato sul tema dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste e raccoglie una serie di contributi di ricercatori ed esperti del settore che inquadrano l'argomento attraverso le sue questioni di fondo, propongono alcune ricerche condotte in ambito nazionale e internazionale, suggeriscono metodi e strumenti per la formazione degli operatori e, infine, documentano una serie di esperienze significative realizzate da strutture e servizi sul territorio.File | Dimensione | Formato | |
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