I laghi alpini sono tra gli ambienti acquatici più remoti e indisturbati e sono noti per essere estremamente sensibili a problematiche di carattere globale, quali la deposizione di acidi dall’atmosfera, il trasporto a lungo raggio di inquinanti ed i cambiamenti globali. Tale vulnerabilità li rende estremamente adatti ad essere considerati degli “indicatori a risposta rapida” e dei siti ideali per il monitoraggio a lungo termine dei cambiamenti climatici. I macroinvertebrati acquatici (ed in particolare gli Insetti) si sono adattati a vivere alle severe condizioni che caratterizzano i laghi alpini e sono sensibili anche a cambiamenti apparentemente trascurabili delle condizioni ambientali, alla quale possono reagire in maniera molto rapida, attraverso variazioni nella composizione delle comunità. Inoltre, i macroinvertebrati svolgono un ruolo ecologico di fondamentale importanza in quanto occupano tutti i ruoli trofici dei consumatori e sono essi stessi una risorsa trofica per altri organismi, quali anfibi e pesci. In questo contesto, è stato ritenuto d’interesse studiare la componente macrozoobentonica di due laghi alpini, il lago Dimon (Friuli Venezia Giulia, nordest Italia, 1857 m s.l.m.) e il lago Sottano della Balma (Piemonte, Nordovest Italia, 2100 m s.l.m.), allo scopo di caratterizzare le comunità presenti. Nel corso del 2017, sono state effettuate due campagne di campionamento, una in periodo estivo (luglio-inizio agosto) ed una in periodo autunnale (fine settembre-inizio ottobre). In ognuno dei due laghi sono state identificate cinque stazioni in ambiente litorale, sulla base della presenza dei diversi habitat, della presenza di vegetazione, della granulometria dei substrati e della presenza di immissari e/o emissari, e sono stati condotti campionamenti quantitativi mediante retino di Surber (area sottesa 0.1 m2, luce tra le maglie pari a 250 µm). A seguito di indagini preliminari volte a definire la batimetria, in ciascuno degli ambienti indagati sono state identificate tre stazioni di campionamento nelle zone a centro lago, dove sono stati raccolti campioni mediante uso di una benna Van Veen (capacità 2 litri, area sottesa pari a 260 cm2). Per quanto concerne le comunità osservate in ambito litorale, in entrambi i campionamenti, presso il lago Dimon le comunità erano costituite da Insetti (50.1-75.8% del campione complessivo), Oligocheti (9.8-36.3%) e Irudinei (13.6-14.4%). Presso il lago della Balma oltre a Insetti (60.6-75.4% del campione) e Oligocheti (21.0-35.4%) le comunità denunciavano la presenza di Bivalvi (2.3-3.1%) e Nematodi (0.5-1.7%). In entrambi gli ambienti i Ditteri Chironomidi costituivano tra il 99.4 e il 100% degli Insetti rinvenuti. I campioni raccolti a centro lago hanno denunciato invece la sola presenza di Oligocheti per quanto riguarda il lago Dimon, e di Oligocheti e Ditteri Chironomidi per quel che riguarda il lago della Balma. I dati relativi alle comunità sono stati poi messi in relazione con le caratteristiche abiotiche degli ambienti indagati.

I Macroinvertebrati Dei Laghi Alpini: Analisi Di Due Comunità Nelle Alpi Carniche (Nordest Italia) E Nelle Alpi Cozie (Nordovest Italia)

Marco Bertoli;PERILLI, SELENE;Paolo Pastorino;Elisabetta Pizzul
2018-01-01

Abstract

I laghi alpini sono tra gli ambienti acquatici più remoti e indisturbati e sono noti per essere estremamente sensibili a problematiche di carattere globale, quali la deposizione di acidi dall’atmosfera, il trasporto a lungo raggio di inquinanti ed i cambiamenti globali. Tale vulnerabilità li rende estremamente adatti ad essere considerati degli “indicatori a risposta rapida” e dei siti ideali per il monitoraggio a lungo termine dei cambiamenti climatici. I macroinvertebrati acquatici (ed in particolare gli Insetti) si sono adattati a vivere alle severe condizioni che caratterizzano i laghi alpini e sono sensibili anche a cambiamenti apparentemente trascurabili delle condizioni ambientali, alla quale possono reagire in maniera molto rapida, attraverso variazioni nella composizione delle comunità. Inoltre, i macroinvertebrati svolgono un ruolo ecologico di fondamentale importanza in quanto occupano tutti i ruoli trofici dei consumatori e sono essi stessi una risorsa trofica per altri organismi, quali anfibi e pesci. In questo contesto, è stato ritenuto d’interesse studiare la componente macrozoobentonica di due laghi alpini, il lago Dimon (Friuli Venezia Giulia, nordest Italia, 1857 m s.l.m.) e il lago Sottano della Balma (Piemonte, Nordovest Italia, 2100 m s.l.m.), allo scopo di caratterizzare le comunità presenti. Nel corso del 2017, sono state effettuate due campagne di campionamento, una in periodo estivo (luglio-inizio agosto) ed una in periodo autunnale (fine settembre-inizio ottobre). In ognuno dei due laghi sono state identificate cinque stazioni in ambiente litorale, sulla base della presenza dei diversi habitat, della presenza di vegetazione, della granulometria dei substrati e della presenza di immissari e/o emissari, e sono stati condotti campionamenti quantitativi mediante retino di Surber (area sottesa 0.1 m2, luce tra le maglie pari a 250 µm). A seguito di indagini preliminari volte a definire la batimetria, in ciascuno degli ambienti indagati sono state identificate tre stazioni di campionamento nelle zone a centro lago, dove sono stati raccolti campioni mediante uso di una benna Van Veen (capacità 2 litri, area sottesa pari a 260 cm2). Per quanto concerne le comunità osservate in ambito litorale, in entrambi i campionamenti, presso il lago Dimon le comunità erano costituite da Insetti (50.1-75.8% del campione complessivo), Oligocheti (9.8-36.3%) e Irudinei (13.6-14.4%). Presso il lago della Balma oltre a Insetti (60.6-75.4% del campione) e Oligocheti (21.0-35.4%) le comunità denunciavano la presenza di Bivalvi (2.3-3.1%) e Nematodi (0.5-1.7%). In entrambi gli ambienti i Ditteri Chironomidi costituivano tra il 99.4 e il 100% degli Insetti rinvenuti. I campioni raccolti a centro lago hanno denunciato invece la sola presenza di Oligocheti per quanto riguarda il lago Dimon, e di Oligocheti e Ditteri Chironomidi per quel che riguarda il lago della Balma. I dati relativi alle comunità sono stati poi messi in relazione con le caratteristiche abiotiche degli ambienti indagati.
2018
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