È ormai consolidato che le invasioni biologiche costituiscono una seria minaccia alla biodiversità acquatica, rappresentando una sfida molto difficile sia per la società, che per le amministrazioni pubbliche e i politici che devono legiferare a riguardo. All’interno dell’Unione Europea sono presenti diverse norme e approcci gestionali redatti al fine di contrastare l’introduzione e limitare la diffusione di specie aliene, in particolare di quelle invasive, anche se poi è assente o inadeguata l’applicazione effettiva a livello territoriale. Questo probabilmente è dovuto ad uno scarso coordinamento a livello internazionale in primis, ma anche a livello nazionale e locale, per la corretta gestione di questa problematica. Nonostante alcuni autori abbiano sottolineato più volte la necessità di utilizzare un approccio di lotta alla diffusione di queste specie basato sulla biosicurezza, la conoscenza di questa strategia e il suo corretto utilizzo è oggi limitato a pochi Stati del nord (Irlanda e Regno Unito), ad alcune realtà locali o ad alcuni taxa. Infatti, la strategia più efficace e meno dispendiosa dal punto di vista economico per evitare nuove introduzioni o per ridurre o limitare completamente la diffusione di specie aliene è la promozione e l’implementazione di buone pratiche di biosicurezza. La biosicurezza si riferisce all’insieme delle misure, delle politiche e delle procedure utili a ridurre al minimo il rischio di introduzione e di diffusione di una specie aliena che, in determinate condizioni, può diventare invasiva, rappresentando una minaccia per le specie autoctone e per gli ecosistemi. La buona applicazione di tali misure a livelli adeguati, ridurrebbe al minimo anche i rischi sanitari che derivano da tali introduzioni. Tutti possono contribuire alla corretta applicazione di tali misure: è importante che gli sforzi volti ad aumentare la consapevolezza sulle misure di biosicurezza riguardino tutti i livelli della società civile e soprattutto i portatori di interesse (pescatori, commercianti, allevatori). Nel corso della presentazione verranno illustrate le misure da applicare sulla base della bibliografia presente e sulle esperienze maturate in campo.

La Biosicurezza: Caposaldo Nelle Strategie Di Lotta Alle Specie Aliene In Ambiente Acquatico

Paolo Pastorino;Elisabetta Pizzul;
2018-01-01

Abstract

È ormai consolidato che le invasioni biologiche costituiscono una seria minaccia alla biodiversità acquatica, rappresentando una sfida molto difficile sia per la società, che per le amministrazioni pubbliche e i politici che devono legiferare a riguardo. All’interno dell’Unione Europea sono presenti diverse norme e approcci gestionali redatti al fine di contrastare l’introduzione e limitare la diffusione di specie aliene, in particolare di quelle invasive, anche se poi è assente o inadeguata l’applicazione effettiva a livello territoriale. Questo probabilmente è dovuto ad uno scarso coordinamento a livello internazionale in primis, ma anche a livello nazionale e locale, per la corretta gestione di questa problematica. Nonostante alcuni autori abbiano sottolineato più volte la necessità di utilizzare un approccio di lotta alla diffusione di queste specie basato sulla biosicurezza, la conoscenza di questa strategia e il suo corretto utilizzo è oggi limitato a pochi Stati del nord (Irlanda e Regno Unito), ad alcune realtà locali o ad alcuni taxa. Infatti, la strategia più efficace e meno dispendiosa dal punto di vista economico per evitare nuove introduzioni o per ridurre o limitare completamente la diffusione di specie aliene è la promozione e l’implementazione di buone pratiche di biosicurezza. La biosicurezza si riferisce all’insieme delle misure, delle politiche e delle procedure utili a ridurre al minimo il rischio di introduzione e di diffusione di una specie aliena che, in determinate condizioni, può diventare invasiva, rappresentando una minaccia per le specie autoctone e per gli ecosistemi. La buona applicazione di tali misure a livelli adeguati, ridurrebbe al minimo anche i rischi sanitari che derivano da tali introduzioni. Tutti possono contribuire alla corretta applicazione di tali misure: è importante che gli sforzi volti ad aumentare la consapevolezza sulle misure di biosicurezza riguardino tutti i livelli della società civile e soprattutto i portatori di interesse (pescatori, commercianti, allevatori). Nel corso della presentazione verranno illustrate le misure da applicare sulla base della bibliografia presente e sulle esperienze maturate in campo.
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