Sfide e novità nel diritto della assicurazione contro la responsabilità civile automobilistica

Il contratto di assicurazione contro la responsabilità civile automobilistica è guidato, a livello internazionale, dal principio di solidarietà in quanto strumento di allocazione di costi relativi ad un settore, quello dei danni conseguenti a incidenti stradali, caratterizzato da un significativo impatto quantitativo e dal frequente coinvolgimento di lesioni personali. Da qui la necessità di individuare strumenti assicurativi che consentano di ristorare la vittima evitando il sovraindebitamento del danneggiante. Si individuano così, nei differenti sistemi, assicurazioni third party, assicurazioni first party, assicurazioni third party con diritto di indennizzo diretto all'assicurato danneggiato, fondi di garanzia destinati ad operare nei casi in cui non vi sia una copertura offerta da un assicuratore privato.Il contratto di assicurazione contro la responsabilità civile automobilistica viene incontro anche ad un altro principio fondamentale nello spazio economico europeo che è quello di libertà di movimento dei cittadini. Da qui la necessità di ipotizzare soluzioni in caso di incidenti che vedano il coinvolgimento di soggetti cittadini di differenti Stati. Queste finora le sfide affrontate dai legislatori nazionali nel momento in cui si sono trovati a regolare la responsabilità civile automobilistica e l’assicurazione della stessa. In tempi più recenti le sfide sono diventate anche tecnologiche. Si pensi all’impiego di mezzi di trasporto non tradizionali come le biciclette elettriche o le macchine semi- o totalmente automatiche, i droni; si pensi all’uso di black boxes per monitorare lo stile di guida e dei big data per costruire smart cities ovvero città intelligenti capaci di guidare il traffico in modo da evitare rallentamenti e da ridurre le emissioni di gas serra…e il discorso potrebbe continuare. Queste ultime sfide importano di rileggere la responsabilità civile automobilistica e la stessa assicurazione in una logica che tenga conto di nuove sinergie nella determinazione del danno e di nuovi rischi legati a disfunzioni dei sistemi di monitoraggio o a difetti dei dispositivi.