In ogni manuale di didattica che si rispetti è più volte affermato che non c’è apprendimento significativo nei discenti senza il loro coinvolgimento cognitivo ed emotivo. Il docente, e nel nostro caso quello di storia, è chiamato, dunque, ad attivare la motivazione attraverso il piacere ad apprendere e a sollecitare le capacità degli alunni, mettendoli alla prova. Obiettivi questi difficili da raggiungere, che prevedono da parte dell’insegnante la capacità di progettare un’attività da svolgere quanto più reale e significativa possibile, progettata per veicolare ben definiti contenuti curricolari e avendo chiari gli obiettivi formativi. Si tratta, dunque, di problematizzare un tema, delinearne i contorni e fornire prospettive per analizzarlo. Alla luce di tali richieste, complesse e stringenti, si propone, con questo intervento, un’unità di apprendimento, volta a fornire un’occasione didattica significativa per gli alunni, che non si limiti alla mera e arida trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma tenda alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale. Oggetto dell’”ua” che sarà qui raccontata è un macro argomento affrontato nelle classi terze delle scuole secondarie di secondo grado: la guerra dei Cent’anni. Si tratta, infatti, di un conflitto la cui estensione geografica e soprattutto temporale può mettere in difficoltà sia l’alunno che l’insegnante. Il percorso qui previsto conterrà tutte le componenti di una “ua”: prerequisiti, conoscenze, abilità e competenze da raggiungere, strumenti impiegati, metodologie didattiche suggerite (tradizionali e innovative), tempi impiegati e modalità di organizzazione dell’attività didattica. Infine, si fornirà anche qualche suggerimento sulle modalità di valutazione della classe una volta completato il percorso didattico, prevedendo anche delle attività di recupero in itinere per gli alunni che in sede di valutazione avranno messo in luce qualche difficoltà nella costruzione delle competenze.

La didattica della storia, fra tradizione e innovazione: una proposta per il secondo biennio

Giulia Calabrò
2021-01-01

Abstract

In ogni manuale di didattica che si rispetti è più volte affermato che non c’è apprendimento significativo nei discenti senza il loro coinvolgimento cognitivo ed emotivo. Il docente, e nel nostro caso quello di storia, è chiamato, dunque, ad attivare la motivazione attraverso il piacere ad apprendere e a sollecitare le capacità degli alunni, mettendoli alla prova. Obiettivi questi difficili da raggiungere, che prevedono da parte dell’insegnante la capacità di progettare un’attività da svolgere quanto più reale e significativa possibile, progettata per veicolare ben definiti contenuti curricolari e avendo chiari gli obiettivi formativi. Si tratta, dunque, di problematizzare un tema, delinearne i contorni e fornire prospettive per analizzarlo. Alla luce di tali richieste, complesse e stringenti, si propone, con questo intervento, un’unità di apprendimento, volta a fornire un’occasione didattica significativa per gli alunni, che non si limiti alla mera e arida trasmissione di conoscenze e abilità disciplinari, ma tenda alla formazione integrale della persona, sviluppando competenze (trasversali e disciplinari) attraverso l’utilizzo di una didattica laboratoriale. Oggetto dell’”ua” che sarà qui raccontata è un macro argomento affrontato nelle classi terze delle scuole secondarie di secondo grado: la guerra dei Cent’anni. Si tratta, infatti, di un conflitto la cui estensione geografica e soprattutto temporale può mettere in difficoltà sia l’alunno che l’insegnante. Il percorso qui previsto conterrà tutte le componenti di una “ua”: prerequisiti, conoscenze, abilità e competenze da raggiungere, strumenti impiegati, metodologie didattiche suggerite (tradizionali e innovative), tempi impiegati e modalità di organizzazione dell’attività didattica. Infine, si fornirà anche qualche suggerimento sulle modalità di valutazione della classe una volta completato il percorso didattico, prevedendo anche delle attività di recupero in itinere per gli alunni che in sede di valutazione avranno messo in luce qualche difficoltà nella costruzione delle competenze.
2021
979-12-5968-187-4
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