Introduzione I tumori cutanei sono la forma di cancro più diffusa nel mondo e rappresentano un problema di salute pubblica perché sono in continua crescita. Le forme più comuni di tumori cutanei sono epiteliomi (90-95%), melanomi (5%) seguiti da neoplasie rare della pelle (1%). Gli epiteliomi sono tumori non melanocitici, più frequenti e meno aggressivi del melanoma che si originano dai cheratinociti e sono distinti in carcinoma delle cellule basali (o basalioma) e carcinoma spinocellulare (detto anche spinalioma o carcinoma squamocellulare). Abbiamo poi il melanoma, tumore che si origina dai melanociti, meno frequente ma più aggressivo dei primi due (Goyal et al., 2020). Dal punto di vista terapeutico i tumori non melanomi vengono trattati, nella maggior parte dei casi, con rimozione chirurgica (Ho e Argaez, 2019). Il melanoma necessita di valutazioni approfondite per il grado di invasività e molto spesso la rimozione chirurgica deve essere accompagnata da eventuali terapie farmacologiche. In particolare, sono a disposizione varie terapie: a bersaglio molecolare, immunoterapia (Malas et al., 2014) e chemioterapia. Spesso però generano resistenza e nel tempo perdono di efficacia. Il presente lavoro ha l’obiettivo di studiare i meccanismi fenotipici e molecolari di alcuni composti nutraceutici per i quali il gruppo di lavoro ha evidenze aneddotiche di attività antitumorale in vivo dopo applicazione cutanea. Obbiettivi 1) Indagare i meccanismi molecolari dell’attività «antitumorale anedottica» di una formulazione galenica dimostrandola almeno in vitro . 2) Estendere lo screening ad altre molecole «nutraceutiche» riconosciute come sicure dal punto di vista tossicologico che in letteratura abbiano dimostrato una potenziale attività antineoplastica. 3) Ottimizzazione delle caratteristiche chimico-fisiche degli attivi selezionati e validati, per ottenere attivi ottimizzati (multicomposti a migliorata solubilità), con analisi della solubilità e rilascio. 4) Elaborare un algoritmo matematico per il confronto degli effetti dei diversi attivi, in forma nativa ed ottimizzata. 5) Studiare le componenti della matrice veicolante per incorporare gli attivi ottimizzati.

SCHS SMART CREAM FOR A HEALTY SKIN

Barbara Dapas;Mario Grassi;Gabriele Grassi
2021-01-01

Abstract

Introduzione I tumori cutanei sono la forma di cancro più diffusa nel mondo e rappresentano un problema di salute pubblica perché sono in continua crescita. Le forme più comuni di tumori cutanei sono epiteliomi (90-95%), melanomi (5%) seguiti da neoplasie rare della pelle (1%). Gli epiteliomi sono tumori non melanocitici, più frequenti e meno aggressivi del melanoma che si originano dai cheratinociti e sono distinti in carcinoma delle cellule basali (o basalioma) e carcinoma spinocellulare (detto anche spinalioma o carcinoma squamocellulare). Abbiamo poi il melanoma, tumore che si origina dai melanociti, meno frequente ma più aggressivo dei primi due (Goyal et al., 2020). Dal punto di vista terapeutico i tumori non melanomi vengono trattati, nella maggior parte dei casi, con rimozione chirurgica (Ho e Argaez, 2019). Il melanoma necessita di valutazioni approfondite per il grado di invasività e molto spesso la rimozione chirurgica deve essere accompagnata da eventuali terapie farmacologiche. In particolare, sono a disposizione varie terapie: a bersaglio molecolare, immunoterapia (Malas et al., 2014) e chemioterapia. Spesso però generano resistenza e nel tempo perdono di efficacia. Il presente lavoro ha l’obiettivo di studiare i meccanismi fenotipici e molecolari di alcuni composti nutraceutici per i quali il gruppo di lavoro ha evidenze aneddotiche di attività antitumorale in vivo dopo applicazione cutanea. Obbiettivi 1) Indagare i meccanismi molecolari dell’attività «antitumorale anedottica» di una formulazione galenica dimostrandola almeno in vitro . 2) Estendere lo screening ad altre molecole «nutraceutiche» riconosciute come sicure dal punto di vista tossicologico che in letteratura abbiano dimostrato una potenziale attività antineoplastica. 3) Ottimizzazione delle caratteristiche chimico-fisiche degli attivi selezionati e validati, per ottenere attivi ottimizzati (multicomposti a migliorata solubilità), con analisi della solubilità e rilascio. 4) Elaborare un algoritmo matematico per il confronto degli effetti dei diversi attivi, in forma nativa ed ottimizzata. 5) Studiare le componenti della matrice veicolante per incorporare gli attivi ottimizzati.
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