L’Italia è localizzata al centro del bacino Mediterraneo, uno tra i centri di biodiversità a livello globale più minacciati. La sua eterogeneità ambientale e climatica ha permesso la differenziazione di un ampio numero di specie vegetali (oltre 8,200 taxa), che tuttavia sono sottoposte ad un crescente numero di minacce principalmente legate ai cambiamenti di dinamiche socio-economiche. Pertanto, urgenti misure di conservazione sono necessarie per fermare la perdita di diversità vegetale e conservare il patrimonio naturale del nostro paese. Questo volume è il prodotto finale di un progetto iniziato nel 2012, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, portato avanti dalla Società Botanica Italiana. Complessivamente, i criteri per la redazione delle liste rosse elaborati dalla IUCN sono stati applicati a 2.488 taxa della flora vascolare autoctona del nostro paese, al fine di valutare il loro attuale stato di conservazione e mettere in evidenza le principali minacce che incombono su di esse. Dopo la pubblicazione del primo volume (2013), che include la valutazione di tutte le specie italiane incluse nelle normative ratificate a livello nazionale (policy species), quali le specie elencate negli allegati della Direttiva 92/43/UE “Habitat” e negli allegati della Convenzione di Berna, in questo contributo è stato valutato un ulteriore gruppo di 2.191 taxa, incluse tutte le specie endemiche italiane non ancora sottoposte ad assessment. I risultati pubblicati nel presente volume hanno rilevato che 37 taxa sono estinti, estinti in natura o verosimilmente estinti a livello regionale (inclusi 11 taxa endemici), mentre 420 taxa (inclusi 228 taxa endemici) sono stati assegnati ad una categoria di rischio. Inoltre, 338 taxa (inclusi 248 taxa endemici) sono stati inseriti nella categoria DD, ovvero specie per cui i dati a disposizione sono insufficienti per una valutazione. La flora vascolare italiana è minacciata soprattutto dalla modificazione degli habitat naturali e semi-naturali, dovuta al disturbo antropico e, specialmente, ad agricoltura, turismo e sviluppo residenziale. Il numero più alto di taxa estinti o in declino è infatti localizzato nelle zone costiere e di pianura, dove gli impatti antropici e la distruzione degli ecosistemi sono più evidenti. La valutazione di circa un terzo dei taxa vegetali spontanei del nostro paese costituisce un importante passo verso la conservazione della flora italiana. Tuttavia, per mettere in atto una strategia di conservazione efficace del paesaggio naturale italiano e in particolare della flora vascolare, ulteriori ricerche ed approfondimenti sono necessari. Sarebbe infatti urgente risolvere alcune criticità tassonomiche, effettuare monitoraggi sulle specie minacciate e sviluppare strategie specifiche di conservazione in situ ed ex situ e piani di azione specie specifici.

Lista Rossa della Flora Italiana. 2 Endemiti e altre specie minacciate.

Castello M.;
2020-01-01

Abstract

L’Italia è localizzata al centro del bacino Mediterraneo, uno tra i centri di biodiversità a livello globale più minacciati. La sua eterogeneità ambientale e climatica ha permesso la differenziazione di un ampio numero di specie vegetali (oltre 8,200 taxa), che tuttavia sono sottoposte ad un crescente numero di minacce principalmente legate ai cambiamenti di dinamiche socio-economiche. Pertanto, urgenti misure di conservazione sono necessarie per fermare la perdita di diversità vegetale e conservare il patrimonio naturale del nostro paese. Questo volume è il prodotto finale di un progetto iniziato nel 2012, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, portato avanti dalla Società Botanica Italiana. Complessivamente, i criteri per la redazione delle liste rosse elaborati dalla IUCN sono stati applicati a 2.488 taxa della flora vascolare autoctona del nostro paese, al fine di valutare il loro attuale stato di conservazione e mettere in evidenza le principali minacce che incombono su di esse. Dopo la pubblicazione del primo volume (2013), che include la valutazione di tutte le specie italiane incluse nelle normative ratificate a livello nazionale (policy species), quali le specie elencate negli allegati della Direttiva 92/43/UE “Habitat” e negli allegati della Convenzione di Berna, in questo contributo è stato valutato un ulteriore gruppo di 2.191 taxa, incluse tutte le specie endemiche italiane non ancora sottoposte ad assessment. I risultati pubblicati nel presente volume hanno rilevato che 37 taxa sono estinti, estinti in natura o verosimilmente estinti a livello regionale (inclusi 11 taxa endemici), mentre 420 taxa (inclusi 228 taxa endemici) sono stati assegnati ad una categoria di rischio. Inoltre, 338 taxa (inclusi 248 taxa endemici) sono stati inseriti nella categoria DD, ovvero specie per cui i dati a disposizione sono insufficienti per una valutazione. La flora vascolare italiana è minacciata soprattutto dalla modificazione degli habitat naturali e semi-naturali, dovuta al disturbo antropico e, specialmente, ad agricoltura, turismo e sviluppo residenziale. Il numero più alto di taxa estinti o in declino è infatti localizzato nelle zone costiere e di pianura, dove gli impatti antropici e la distruzione degli ecosistemi sono più evidenti. La valutazione di circa un terzo dei taxa vegetali spontanei del nostro paese costituisce un importante passo verso la conservazione della flora italiana. Tuttavia, per mettere in atto una strategia di conservazione efficace del paesaggio naturale italiano e in particolare della flora vascolare, ulteriori ricerche ed approfondimenti sono necessari. Sarebbe infatti urgente risolvere alcune criticità tassonomiche, effettuare monitoraggi sulle specie minacciate e sviluppare strategie specifiche di conservazione in situ ed ex situ e piani di azione specie specifici.
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