Sforzandoci di attenerci al ritmo ad anni alternati, reso indispensabile dal continuo prodursi di importanti novità riguardanti l’Unione europea e il suo ordinamento, diamo alle stampe l’Ottava edizione del “Diritto dell’Unione europea”. Dall’ormai lontano 2003, in cui è uscita la prima edizione, sono passati 19 anni che hanno segnato una profonda trasformazione dell’opera. E ciò non soltanto perché è l’Unione europea che, da allora, ha “cambiato pelle”, assumendo una dimensione sempre più ampia e concentrando la sua azione su settori e, soprattutto verso obiettivi che, se non estranei alle sue competenze, erano viste, allora, come ancillari o comunque di portata limitata. Si pensi, per limitarci agli esempi più recenti e “clamorosi”, alla assistenza finanziaria accordata ad alcuni Stati membri durante la crisi del “debito pubblico”, alle misure adottate per lottare, a livello europeo, contro la pandemia da Covid 19, a partire dal 2020, alle nuove risorse proprie e al pacchetto di stanziamenti accordati dall’Unione alle economie degli Stati membri colpiti dalla pandemia, alla “campagna” per cercare di assicurare il rispetto dello Stato di diritto negli Stati recalcitranti, alle iniziative assunte per sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa, alle molteplici sanzioni adottate nei confronti di Stati terzi ed entità o persone straniere responsabili di condotte contrarie ai valori dell’Unione, ai progetti per arrivare ad una politica europea dell’energia. Inevitabilmente, questa grande trasformazione dell’Unione ha anche portato con sé una trasformazione di un’opera, come la presente, che avrebbe voluto mantenersi come semplice, accessibile e, tutto sommato, di dimensioni contenute. Il notevole aumento del numero delle pagine – che, per questa edizione, abbiamo cercato di limitare – è la conseguenza inevitabile dell’emergere di sempre nuove problematiche che, da un lato, non era possibile omettere di riferire ma, dall’altro, considerata la loro grande complessità, richiedevano molto spazio per una descrizione corretta e comprensibile. Le ripetute riforme dei trattati, il mutato equilibrio istituzionale che tali riforme e, ancora più, la prassi ha comportato, le iniziative, talora senza precedenti, assunte, dalle istituzioni, gli atteggiamenti divergenti e non sempre conformi allo spirito dei trattati, tenuti dagli Stati membri con le inevitabili reazioni da parte delle istituzioni, e, soprattutto, le continue, innovative sentenze della Corte di giustizia ma anche quelle delle corti nazionali, specialmente costituzionali, che hanno dato vita a veri e propri conflitti, di tutto questo, in un’opera come questa, occorreva e occorre dare conto. D’altronde, la scelta, adottata sin dalla prima edizione, di “descrivere” i casi e di non limitarsi a riportare i principi enunciati in ciascuna sentenza, porta con sé un allungamento della trattazione che, tuttavia, offre al lettore di “toccare con mano” la realtà della vita dell’Unione e del suo diritto. Luigi Daniele ha aggiornato l'Introduzione e curato il coordinamento e la revisione dell'intera opera. Stefano Amadeo ha aggiornato le Parti III e IV; Giacomo Biagioni le Parti I e II; Cristina Schepisi la Parte V e Fabio Spitaleri la Parte VI.
Diritto dell’Unione Europea. Sistema Istituzionale - Ordinamento - Tutela giurisdizionale - Competenze
luigi daniele;stefano amadeo;giacomo biagioni;cristina schepisi;fabio spitaleri
2022-01-01
Abstract
Sforzandoci di attenerci al ritmo ad anni alternati, reso indispensabile dal continuo prodursi di importanti novità riguardanti l’Unione europea e il suo ordinamento, diamo alle stampe l’Ottava edizione del “Diritto dell’Unione europea”. Dall’ormai lontano 2003, in cui è uscita la prima edizione, sono passati 19 anni che hanno segnato una profonda trasformazione dell’opera. E ciò non soltanto perché è l’Unione europea che, da allora, ha “cambiato pelle”, assumendo una dimensione sempre più ampia e concentrando la sua azione su settori e, soprattutto verso obiettivi che, se non estranei alle sue competenze, erano viste, allora, come ancillari o comunque di portata limitata. Si pensi, per limitarci agli esempi più recenti e “clamorosi”, alla assistenza finanziaria accordata ad alcuni Stati membri durante la crisi del “debito pubblico”, alle misure adottate per lottare, a livello europeo, contro la pandemia da Covid 19, a partire dal 2020, alle nuove risorse proprie e al pacchetto di stanziamenti accordati dall’Unione alle economie degli Stati membri colpiti dalla pandemia, alla “campagna” per cercare di assicurare il rispetto dello Stato di diritto negli Stati recalcitranti, alle iniziative assunte per sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa, alle molteplici sanzioni adottate nei confronti di Stati terzi ed entità o persone straniere responsabili di condotte contrarie ai valori dell’Unione, ai progetti per arrivare ad una politica europea dell’energia. Inevitabilmente, questa grande trasformazione dell’Unione ha anche portato con sé una trasformazione di un’opera, come la presente, che avrebbe voluto mantenersi come semplice, accessibile e, tutto sommato, di dimensioni contenute. Il notevole aumento del numero delle pagine – che, per questa edizione, abbiamo cercato di limitare – è la conseguenza inevitabile dell’emergere di sempre nuove problematiche che, da un lato, non era possibile omettere di riferire ma, dall’altro, considerata la loro grande complessità, richiedevano molto spazio per una descrizione corretta e comprensibile. Le ripetute riforme dei trattati, il mutato equilibrio istituzionale che tali riforme e, ancora più, la prassi ha comportato, le iniziative, talora senza precedenti, assunte, dalle istituzioni, gli atteggiamenti divergenti e non sempre conformi allo spirito dei trattati, tenuti dagli Stati membri con le inevitabili reazioni da parte delle istituzioni, e, soprattutto, le continue, innovative sentenze della Corte di giustizia ma anche quelle delle corti nazionali, specialmente costituzionali, che hanno dato vita a veri e propri conflitti, di tutto questo, in un’opera come questa, occorreva e occorre dare conto. D’altronde, la scelta, adottata sin dalla prima edizione, di “descrivere” i casi e di non limitarsi a riportare i principi enunciati in ciascuna sentenza, porta con sé un allungamento della trattazione che, tuttavia, offre al lettore di “toccare con mano” la realtà della vita dell’Unione e del suo diritto. Luigi Daniele ha aggiornato l'Introduzione e curato il coordinamento e la revisione dell'intera opera. Stefano Amadeo ha aggiornato le Parti III e IV; Giacomo Biagioni le Parti I e II; Cristina Schepisi la Parte V e Fabio Spitaleri la Parte VI.File | Dimensione | Formato | |
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