Gli oggetti architettonici costituiscono limiti, recinti, definiscono il rapporto tra esterno ed interno. Questo edificio assume totalmente questa condizione risolvendosi in una unica e profonda facciata. Costruito sul costruito il progetto, già memoria di se stesso, ricarica di significato un luogo altrimenti esausto: l'edificio originario realizzato per parti tra il primo ed il secondo dopoguerra negli ultimi trent'anni, nonostante la collocazione privilegiata è rimasto in completo stato d'abbandono. Lungo, stretto e parallelo al mare, l'Hotel Miramare articola il proprio rapporto con il paesaggio attraverso un sistema di logge che con il loro disegno conferiscono profondità alla facciata, erodendo il volume costruito a poco più di un muro abitato. Durante la progettazione è stato verificato come lo sporto dei balconi dell'edificio originario fosse dimensionato in modo tale da impedire al sole estivo di entrare all'interno delle camere, viceversa durante le altre stagioni il sole, pi  basso sull'orizzonte può illuminare in profondità l'interno degli ambienti. Questo sistema, inteso anche come risarcimento plastico dell'ideale volume edilizio di partenza, è stato considerato un tratto somatico, una caratteristica imprescindibile dettata dal dna dell'edificio stesso.

PROGETTO ARCHITETTONICO - Hotel Miramare a Trieste

Bisiani T
2010-01-01

Abstract

Gli oggetti architettonici costituiscono limiti, recinti, definiscono il rapporto tra esterno ed interno. Questo edificio assume totalmente questa condizione risolvendosi in una unica e profonda facciata. Costruito sul costruito il progetto, già memoria di se stesso, ricarica di significato un luogo altrimenti esausto: l'edificio originario realizzato per parti tra il primo ed il secondo dopoguerra negli ultimi trent'anni, nonostante la collocazione privilegiata è rimasto in completo stato d'abbandono. Lungo, stretto e parallelo al mare, l'Hotel Miramare articola il proprio rapporto con il paesaggio attraverso un sistema di logge che con il loro disegno conferiscono profondità alla facciata, erodendo il volume costruito a poco più di un muro abitato. Durante la progettazione è stato verificato come lo sporto dei balconi dell'edificio originario fosse dimensionato in modo tale da impedire al sole estivo di entrare all'interno delle camere, viceversa durante le altre stagioni il sole, pi  basso sull'orizzonte può illuminare in profondità l'interno degli ambienti. Questo sistema, inteso anche come risarcimento plastico dell'ideale volume edilizio di partenza, è stato considerato un tratto somatico, una caratteristica imprescindibile dettata dal dna dell'edificio stesso.
2010
88-7541-211-1
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