Il saggio propone una chiave di lettura della narrativa di Federigo Tozzi individuandola nella peculiare rappresentazione dei modi con cui l’uomo si relaziona con gli animali, codificati dalla zooantropologia, disciplina di recente nascita, come zooantopologia della devianza. Il testo è costruito mettendo in relazione, nella sua premessa, tre opere, di P.K. Dick, T. Mann, Gipi, che, sebbene, distanti, condividono la rappresentazione dell’uccisione e del maltrattamento degli animali. La manifestazione del sadismo e la legittimazione sociale del maltrattamento, ricorrenti nelle opere di Tozzi, di cui in questa sede vengono campionate alcune citazioni dal romanzo Adele e dalle brevi prose di Bestie, è denunciato dall’autore, in un mondo che non ne sente lo scandalo, attraverso lo sguardo straniato del narratore.
Zooantropologia della devianza: le bestie di Federigo Tozzi
Enza Del Tedesco
2021-01-01
Abstract
Il saggio propone una chiave di lettura della narrativa di Federigo Tozzi individuandola nella peculiare rappresentazione dei modi con cui l’uomo si relaziona con gli animali, codificati dalla zooantropologia, disciplina di recente nascita, come zooantopologia della devianza. Il testo è costruito mettendo in relazione, nella sua premessa, tre opere, di P.K. Dick, T. Mann, Gipi, che, sebbene, distanti, condividono la rappresentazione dell’uccisione e del maltrattamento degli animali. La manifestazione del sadismo e la legittimazione sociale del maltrattamento, ricorrenti nelle opere di Tozzi, di cui in questa sede vengono campionate alcune citazioni dal romanzo Adele e dalle brevi prose di Bestie, è denunciato dall’autore, in un mondo che non ne sente lo scandalo, attraverso lo sguardo straniato del narratore.File | Dimensione | Formato | |
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