Il lavoro propone un’originale rilettura di uno dei testi balabanoviani meno frequentati dalla critica internazionale, attraverso un’originale rilettura del testo bulgakoviano cui il grande regista si ispira. Ne risulta un fascinoso gioco di specchi, di continui rimandi semiotici, di analisi delle raffinate tessiture di "testi nei testi", in cui la sceneggiatura si fa veicolo di una duplice poetica autoriale, dove il grande classico e il "classico contemporaneo" si illuminano a vicenda. In una mise en abyme strutturale e stilistica che cerca di scrostare inerzie ermeneutiche per rivelare i palinsesti originari dei due grandi autori russi.
Morfij, ili metatekst (odnoj) russkoj duši
margherita De Michiel
2019-01-01
Abstract
Il lavoro propone un’originale rilettura di uno dei testi balabanoviani meno frequentati dalla critica internazionale, attraverso un’originale rilettura del testo bulgakoviano cui il grande regista si ispira. Ne risulta un fascinoso gioco di specchi, di continui rimandi semiotici, di analisi delle raffinate tessiture di "testi nei testi", in cui la sceneggiatura si fa veicolo di una duplice poetica autoriale, dove il grande classico e il "classico contemporaneo" si illuminano a vicenda. In una mise en abyme strutturale e stilistica che cerca di scrostare inerzie ermeneutiche per rivelare i palinsesti originari dei due grandi autori russi.Pubblicazioni consigliate
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