La religione viene da più parti considerata una proxy culturale, un valore, una norma sociale, una istituzione informale che racchiude credenze che a loro volta influenzano le attitudini e i comportamenti degli individui e delle imprese. Le credenze religiose, più in generale, assumono il ruolo di modelli di ordine sociale che influenzano il comportamento economico della società, modellano i sistemi legali, e producono un impatto sui governi che promuovono diversi tipi di mercati e istituzioni finanziarie. La religione è parte integrante del capitale sociale, ossia «l’insieme di relazioni di fiducia, di affidabilità, di rispetto delle regole, indispensabili ad ogni convivenza civile» (Caritas in Veritate). Dall’analisi testuale delle Encicliche e degli altri scritti papali si evince il forte richiamo alla funzione sociale dell’impresa e alle sue finalità produttive, etiche, e non speculative: i governanti delle imprese devono operare nell’interesse di tutti i stakeholders in base al princìpio secondo cui il «denaro deve servire ma non governare». Il presente lavoro si inserisce nel filone di studi che esamina il rapporto tra il pensiero della Dottrina Sociale della Chiesa e il corporate financial decisions. Lo studio in parola, oltre a fornire una cornice teorica sul nesso tra religione, economia e finanza, espone i principali risultati dell’evidenza empirica sulla relazione tra religiosità, corporate governance, e corporate financial decisions.

Religiosità e corporate financial decisions

Rossi F
2022-01-01

Abstract

La religione viene da più parti considerata una proxy culturale, un valore, una norma sociale, una istituzione informale che racchiude credenze che a loro volta influenzano le attitudini e i comportamenti degli individui e delle imprese. Le credenze religiose, più in generale, assumono il ruolo di modelli di ordine sociale che influenzano il comportamento economico della società, modellano i sistemi legali, e producono un impatto sui governi che promuovono diversi tipi di mercati e istituzioni finanziarie. La religione è parte integrante del capitale sociale, ossia «l’insieme di relazioni di fiducia, di affidabilità, di rispetto delle regole, indispensabili ad ogni convivenza civile» (Caritas in Veritate). Dall’analisi testuale delle Encicliche e degli altri scritti papali si evince il forte richiamo alla funzione sociale dell’impresa e alle sue finalità produttive, etiche, e non speculative: i governanti delle imprese devono operare nell’interesse di tutti i stakeholders in base al princìpio secondo cui il «denaro deve servire ma non governare». Il presente lavoro si inserisce nel filone di studi che esamina il rapporto tra il pensiero della Dottrina Sociale della Chiesa e il corporate financial decisions. Lo studio in parola, oltre a fornire una cornice teorica sul nesso tra religione, economia e finanza, espone i principali risultati dell’evidenza empirica sulla relazione tra religiosità, corporate governance, e corporate financial decisions.
2022
979-12-218-0042-5
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