Sempre più spesso le città si trovano ad affrontare il problema della mancanza di risorse per poter rigenerare patrimoni di spazi ed edifici pubblici. Frequente è la svendita di tali patrimoniainvestitori privati che, seguendo le logiche di mercato, promuovono interventi di trasformazione che privano i quartieri ed i settori urbani degli spazi di socialità di cui avrebbero bisogno, generando un impoverimento della città pubblica e dando vita a fenomeni di gentrificazione. Vi sono però strumenti e canali di finanziamento europei, specificamente orientati alla costruzione di azioni virtuose, volte a fornire alle amministrazioni l’opportunità di avviare forme di collaborazione con la cittadinanzae le imprese private, eainnescare processi di recupero e gestione del proprio patrimonio tesi a costruire nuove e più equilibrate occasioni di sviluppo socio-economico. Lo studio comparato dei progetti vincitori dei primi tre bandi UE Urban Innovative Action ha portato a riconoscere strategie comuni che, oltre a garantire la riqualificazione di parti in abbandono della città, generano la creazione di nuovi spazi per attività economiche e servizi, aperti alla fruizione delle fasce più disagiate della popolazione. Questo contributo intende approfondire i casi di Bologna e Torino, con l’obiettivo di comprendere le strategie messe in atto, le criticità affrontate e la replicabilità di tali iniziative.
Processi di recupero e gestione del patrimonio pubblico attraverso lo studio dei bandi Urban Innovative Action. I casi di Bologna e Torino
Andrea Peraz
2019-01-01
Abstract
Sempre più spesso le città si trovano ad affrontare il problema della mancanza di risorse per poter rigenerare patrimoni di spazi ed edifici pubblici. Frequente è la svendita di tali patrimoniainvestitori privati che, seguendo le logiche di mercato, promuovono interventi di trasformazione che privano i quartieri ed i settori urbani degli spazi di socialità di cui avrebbero bisogno, generando un impoverimento della città pubblica e dando vita a fenomeni di gentrificazione. Vi sono però strumenti e canali di finanziamento europei, specificamente orientati alla costruzione di azioni virtuose, volte a fornire alle amministrazioni l’opportunità di avviare forme di collaborazione con la cittadinanzae le imprese private, eainnescare processi di recupero e gestione del proprio patrimonio tesi a costruire nuove e più equilibrate occasioni di sviluppo socio-economico. Lo studio comparato dei progetti vincitori dei primi tre bandi UE Urban Innovative Action ha portato a riconoscere strategie comuni che, oltre a garantire la riqualificazione di parti in abbandono della città, generano la creazione di nuovi spazi per attività economiche e servizi, aperti alla fruizione delle fasce più disagiate della popolazione. Questo contributo intende approfondire i casi di Bologna e Torino, con l’obiettivo di comprendere le strategie messe in atto, le criticità affrontate e la replicabilità di tali iniziative.Pubblicazioni consigliate
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