Se possiamo definire la globalizzazione come l’estensione senza precedenti degli spazi di circolazione, di consumo e di comunicazione (Farinelli, 2019), allora in sostituzione dei confini è possibile immaginare delle frontiere, uno spazio cioè intermedio, meno definito, dove le differenze entrano in contatto e possono mescolarsi, promuovendo fenomeni evolutivi (Zanini, 1997). Tra questi fenomeni di ibridazione, in questo intervento viene approfondito quello tra natura e architettura attraverso il tipo delle ‘vertical farm’, in quanto sembra essere una forma di convergenza di diverse tendenze dell’architettura contemporanea. Da una parte la tendenza alla crescita, di cui l’edificio alto è una tipica fenomenologia, dall’altra una tendenza più recente, legata a nuovi grandi habitat, funzionali non tanto a ospitare l’essere umano ma piuttosto agenti o forme di vita ‘altre’. Non mancano gli aspetti di sostenibilità legati a fattori di densità ecologica, riduzione delle catene di approvvigionamento, riduzione del consumo di suolo e degli impatti paesaggistici, riuso di edifici obsoleti

Vertical Farm. Nuove forme architettoniche per nutrire la città

adriano venudo;thomas bisiani
2024-01-01

Abstract

Se possiamo definire la globalizzazione come l’estensione senza precedenti degli spazi di circolazione, di consumo e di comunicazione (Farinelli, 2019), allora in sostituzione dei confini è possibile immaginare delle frontiere, uno spazio cioè intermedio, meno definito, dove le differenze entrano in contatto e possono mescolarsi, promuovendo fenomeni evolutivi (Zanini, 1997). Tra questi fenomeni di ibridazione, in questo intervento viene approfondito quello tra natura e architettura attraverso il tipo delle ‘vertical farm’, in quanto sembra essere una forma di convergenza di diverse tendenze dell’architettura contemporanea. Da una parte la tendenza alla crescita, di cui l’edificio alto è una tipica fenomenologia, dall’altra una tendenza più recente, legata a nuovi grandi habitat, funzionali non tanto a ospitare l’essere umano ma piuttosto agenti o forme di vita ‘altre’. Non mancano gli aspetti di sostenibilità legati a fattori di densità ecologica, riduzione delle catene di approvvigionamento, riduzione del consumo di suolo e degli impatti paesaggistici, riuso di edifici obsoleti
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