In Friuli Venezia Giulia, nei prossimi anni, declino demografico e invecchiamento della popolazione impatteranno significativamente su assetti sociali, economie e territori. Marginalizzazione di contesti sempre più estesi e indebolimento del loro peso politico, aumento della spesa pubblica per il welfare, crisi della tenuta del sistema economico: su tali questioni si concentra la Variante al Piano di Governo del Territorio regionale (PGT) in corso di redazione. Nel processo di revisione di questo strumento si collocano le indagini sviluppate dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste (DIA) su attrezzature e servizi educativi e socio-sanitari, sulla loro distribuzione territoriale e prospettive future. Punto di partenza è la constatazione di come circa metà della regione ricada nei comuni intermedi, periferici e ultraperiferici individuati dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI). La tesi sostenuta è che focalizzare l’attenzione sull’articolazione spaziale delle reti di attrezzature e servizi essenziali, sul loro funzionamento e relazioni offra una chiave interpretativa e progettuale che, riprendendo e rivedendo l’approccio SNAI, può essere estesa anche ad altri contesti regionali. Tale prospettiva appare utile al riconoscimento di ambiti di governo d’area vasta e alla costruzione di politiche per il bilanciamento territoriale, in cui la valutazione della prossimità alle dotazioni pubbliche si faccia leva per ripensare – insieme – l’organizzazione spaziale delle attrezzature del welfare e l’uso che se ne fa, così da superare l’approccio settoriale che ancora separa programmazione dei servizi e pianificazione territoriale.

Governo d’area vasta e reti dei servizi fondamentali in Friuli Venezia Giulia

E. Marchigiani
Writing – Review & Editing
;
M. Gammino
Writing – Review & Editing
;
A. Peraz
Writing – Review & Editing
2024-01-01

Abstract

In Friuli Venezia Giulia, nei prossimi anni, declino demografico e invecchiamento della popolazione impatteranno significativamente su assetti sociali, economie e territori. Marginalizzazione di contesti sempre più estesi e indebolimento del loro peso politico, aumento della spesa pubblica per il welfare, crisi della tenuta del sistema economico: su tali questioni si concentra la Variante al Piano di Governo del Territorio regionale (PGT) in corso di redazione. Nel processo di revisione di questo strumento si collocano le indagini sviluppate dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste (DIA) su attrezzature e servizi educativi e socio-sanitari, sulla loro distribuzione territoriale e prospettive future. Punto di partenza è la constatazione di come circa metà della regione ricada nei comuni intermedi, periferici e ultraperiferici individuati dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI). La tesi sostenuta è che focalizzare l’attenzione sull’articolazione spaziale delle reti di attrezzature e servizi essenziali, sul loro funzionamento e relazioni offra una chiave interpretativa e progettuale che, riprendendo e rivedendo l’approccio SNAI, può essere estesa anche ad altri contesti regionali. Tale prospettiva appare utile al riconoscimento di ambiti di governo d’area vasta e alla costruzione di politiche per il bilanciamento territoriale, in cui la valutazione della prossimità alle dotazioni pubbliche si faccia leva per ripensare – insieme – l’organizzazione spaziale delle attrezzature del welfare e l’uso che se ne fa, così da superare l’approccio settoriale che ancora separa programmazione dei servizi e pianificazione territoriale.
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