La molteplicità della crisi del mondo contemporaneo ci mette di fronte alla necessità di guardare ai territori da diversi punti di vista, tra cui, di recente, è emerso anche quello del cibo. Esso è infatti strettamente connesso al sistema urbano e territoriale in tutte le fasi delle filiere che lo riguardano e, con lo sviluppo della Grande distribuzione organizzata, ha subito un importante processo di de-territorializzazione. Si riconosce quindi la necessità di ri-territorializzare il sistema del cibo, per mettere nuovamente in relazione i sistemi urbani e i loro territori agricoli e per contrastare gli impatti della Grande distribuzione organizzata, avvicinando i luoghi della produzione alimentare e quelli del consumo e ripensando le fasi della filiera. Se il Friuli Venezia Giulia è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da una veloce diffusione della Grande distribuzione organizzata, dall'altro lato sono anche emerse alcune pratiche, in particolare connesse ai Distretti di economia solidale, che, proponendo modelli alternativi a quello dominante a partire dalla comunità e dal territorio, possono contribuire a ri-territorializzare il sistema del cibo in regione. Nel contributo ne verranno mostrate due legate alla filiera della farina e del pane - il Des del Medio Friuli e il Patto della Farina del Friuli Orientale -, che mettono in campo alcuni spunti di riflessione sulle modalità di ri-territorializzazione del sistema del cibo da diversi punti di vista - legislativo, della ricostruzione delle relazioni sociali, economico-produttivo e della rigenerazione socio-spaziale.

Modelli alternativi nel sistema del cibo. Pratiche di comunità in Friuli-Venezia Giulia

Camilla Venturini
2024-01-01

Abstract

La molteplicità della crisi del mondo contemporaneo ci mette di fronte alla necessità di guardare ai territori da diversi punti di vista, tra cui, di recente, è emerso anche quello del cibo. Esso è infatti strettamente connesso al sistema urbano e territoriale in tutte le fasi delle filiere che lo riguardano e, con lo sviluppo della Grande distribuzione organizzata, ha subito un importante processo di de-territorializzazione. Si riconosce quindi la necessità di ri-territorializzare il sistema del cibo, per mettere nuovamente in relazione i sistemi urbani e i loro territori agricoli e per contrastare gli impatti della Grande distribuzione organizzata, avvicinando i luoghi della produzione alimentare e quelli del consumo e ripensando le fasi della filiera. Se il Friuli Venezia Giulia è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da una veloce diffusione della Grande distribuzione organizzata, dall'altro lato sono anche emerse alcune pratiche, in particolare connesse ai Distretti di economia solidale, che, proponendo modelli alternativi a quello dominante a partire dalla comunità e dal territorio, possono contribuire a ri-territorializzare il sistema del cibo in regione. Nel contributo ne verranno mostrate due legate alla filiera della farina e del pane - il Des del Medio Friuli e il Patto della Farina del Friuli Orientale -, che mettono in campo alcuni spunti di riflessione sulle modalità di ri-territorializzazione del sistema del cibo da diversi punti di vista - legislativo, della ricostruzione delle relazioni sociali, economico-produttivo e della rigenerazione socio-spaziale.
2024
978-88-99237-61-5
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