La Valcanale o Val Canale (Kanaltal in tedesco, Kanalska dolina in sloveno)1, 424,62 km² di territorio montano tra le Alpi Carniche, le Giulie e le Caravanche, è la valle di collegamento tra Italia, Austria e Slovenia. Da tempi immemori terra di transito obbligato di uomini, mercanzie e idee, è da sempre anche terra di confini. Abbiamo notizia di un confine etnico nel 220 a.C. (C 1983, p. 70). Fece parte del Norico al tempo dei Romani e, dopo le invasioni barbariche, divenne nel 1007 feudo del vescovo di Bamberga (Germania) nell’ambito dell’Arciducato di Carinzia. La lenta cessione dei poteri del Vescovado causò nel 1759 il passaggio all’amministrazione dell’imperatrice austriaca Maria Teresa. Durante il dominio austro-ungarico si registrarono alcuni brevi cambi di regime con l’occupazione militare napoleonica degli anni 1809-1814. L’avvento militare e civile italiano interessò la valle nel 1918 a seguito della sconfitta degli eserciti imperiali. Accanto alle ataviche attività produttive della pastorizia e dell’agricoltura si svilupparono nei secoli lo sfruttamento forestale, la lavorazione del ferro norico e l’estrazione mineraria di piombo e zinco, rivolti prevalentemente al mercato italiano. Essi vennero accompagnati nei secoli da attività amministrative di confine, quali le mude (=stazioni di posta) imperiali e regionali e in seguito dalla dogana di Pontebba-Pontafel sul torrente Pontebbana dal 1808 al 1918.
Nuovi confini e ricerca di nuova collaborazione sociale, culturale ed economica. Il caso Valcanale prima, durante e dopo la grande guerra
Igor Jelen
2025-01-01
Abstract
La Valcanale o Val Canale (Kanaltal in tedesco, Kanalska dolina in sloveno)1, 424,62 km² di territorio montano tra le Alpi Carniche, le Giulie e le Caravanche, è la valle di collegamento tra Italia, Austria e Slovenia. Da tempi immemori terra di transito obbligato di uomini, mercanzie e idee, è da sempre anche terra di confini. Abbiamo notizia di un confine etnico nel 220 a.C. (C 1983, p. 70). Fece parte del Norico al tempo dei Romani e, dopo le invasioni barbariche, divenne nel 1007 feudo del vescovo di Bamberga (Germania) nell’ambito dell’Arciducato di Carinzia. La lenta cessione dei poteri del Vescovado causò nel 1759 il passaggio all’amministrazione dell’imperatrice austriaca Maria Teresa. Durante il dominio austro-ungarico si registrarono alcuni brevi cambi di regime con l’occupazione militare napoleonica degli anni 1809-1814. L’avvento militare e civile italiano interessò la valle nel 1918 a seguito della sconfitta degli eserciti imperiali. Accanto alle ataviche attività produttive della pastorizia e dell’agricoltura si svilupparono nei secoli lo sfruttamento forestale, la lavorazione del ferro norico e l’estrazione mineraria di piombo e zinco, rivolti prevalentemente al mercato italiano. Essi vennero accompagnati nei secoli da attività amministrative di confine, quali le mude (=stazioni di posta) imperiali e regionali e in seguito dalla dogana di Pontebba-Pontafel sul torrente Pontebbana dal 1808 al 1918.File | Dimensione | Formato | |
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